Mario Dondero, partigiano e tra i più grandi fotoreporter italiani, lo descrive così: “Gian Butturini è stato un personaggio fantastico. Ha dedicato la sua vita ad una milizia difficile, bella ed intensa. Non è stato soltanto un reporter ma un narratore fotografico
ContinuaRimandando alle calende settembrine l’inizio lagunare, in epoca di pandemia sanitaria e psicologica, la 77.a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia si è aperta a fine agosto a Bologna con la sezione dei classici restaurati tra i quali ha primeggiato “L’Ultima Cena”
ContinuaPungente corsivista per “Paese Sera”, quotidiano comunista, con lo pseudonimo di “Benelux”, sempre aderente al materialismo storico e al marxismo sovietico, ancorché attento alla Cina di Mao Zedong, come racconta il suo libro di resoconto del viaggio da lui realizzato alla metà
ContinuaIl documentario “Wagenknecht” della regista tedesca Sandra Kaudelka, nata a Lipsia in DDR, dimostra come si possa ancora oggi realizzare un documentario che parli di politica raccontando una stagione di una nazione importante come la Germania, un film che è un ottimo
ContinuaAssoluto capolavoro “La llorona” di Jayro Bustamante che ripercorre le violenze perpetrate dalla dittatura e dai militari contro i maya del Guatemala nei primi anni ’80, tuttavia con uno sguardo poetico vivificato dalla pregevole interpretazione di María Mercedes Coroy nella parte di
ContinuaIn tutti i festival del cinema occidentali siamo abituati da anni che film girati da oppositori politici legati all’Occidente siano spacciati per film “cinesi”, “russi” o “iraniani”. Tuttavia ogni tanto ci sono eccezioni e i festival accettano di farci vedere veramente opere
ContinuaA metà dicembre 2018 due rappresentazioni al LAC per “Il Maestro e Margherita” tratto dall’omonimo romanzo di Michail Bulgakov, su testo di Letizia Russo per la regia di Andrea Baracco, con Michele Riondino nel ruolo di Woland, il diavolo apparso per le
Continua“Bastardi comunisti uccidetemi”, può riassumere perfettamente questa battuta, gridata da un giovane ubriacone su un treno contro i controllori, il senso profondo del film “Estate” di Kirill Serebrennikov, regista che è finito nelle galere russe e ancora è ai domiciliari per svariate
Continua1968, a Venezia la contestazione della sinistra extraparlamentare convince i registi prossimi al PCI ad assecondarla, cacciando il direttore Luigi Chiarini, i comunisti Gillo Pontecorvo, Carlo Lizzani, Ugo Gregoretti, Cesare Zavattini, ma anche Pasolini e tanti altri, riconosceranno anni dopo l’errore. In
ContinuaJamila o Djamila è un nome che attraversa lo spazio musulmano vincendo i continenti. Nel 1958 escono con questo titolo un libro in Unione Sovietica e un film in Egitto. Nel primo caso si tratta di un appassionante romanzo del grande kirghiso
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