Corti o lunghi cambia poco, se arrivano da Cuba son degli sconclusionati sogni di un lavoratore senza troppa coscienza di classe, se arrivano dal Nicaragua devono parlare male del presidente Daniel Ortega, se sono russi devono essere antirussi e ci devono spiegare
ContinuaDal 2008 seguo il Festival del film di Locarno. Inizialmente per motivi più “comunitari” che non cinematografici, ma poi sempre più alla ricerca – invero difficilissima – di pellicole cosiddette “impegnate” che lascino qualcosa al pubblico: una riflessione di fondo o una
ContinuaMolti assumono l’atteggiamento di uno che stia sotto il tiro dei cannoni, mentre sono semplicemente sotto il tiro dei binocoli da teatro. Vanno gridando le loro generiche rivendicazioni in un mondo amico della gente innocua. (…) Considerano verità solo ciò che ha
Continua“El Matadero” originale, quello scritto da Esteban Echevarria, era ambientato nell’Argentina del 1830 e voleva denunciare – raccontando come un gruppo di contadini uccide e poi divora un ricco nel mattatoio locale – la violenza (appunto degna di un macello) della dittatura
ContinuaBenché i limiti di questa edizione del festival del film di Locarno siano apparsi in modo evidente fin dalla sua apertura (leggi qui), la critica sociale non è certo assente nella sua programmazione. Il tailandese “Arnon pen nakrian tuayang” (“Arnold è uno
ContinuaL’orrore, il male assoluto, la bestialità. Contro questi e altri mali, nelle intenzioni del suo presidente Marco Solari, verrebbe anche quest’anno in nostro soccorso il “Locarno Festival” (noto fino al 2017 sotto il nome di “Festival internazionale del film di Locarno”, prima
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