Il sipario si chiude su Locarno70 sulle note dei Gotthard, rock band ticinese. Un documentario ben realizzato da Kevin Merz; un documentario che risulta essere una delle scelte più azzeccate dalla direzione artistica. Sì, perché se i numeri premiano il Locarno Festival,
ContinuaIl Festival di Locarno, persa la parola “film”, dopo aver evanescentemente perso quella “internazionale”, offre molto cinema occidentale, per altro poco convincente. Abbiamo visto ad esempio quattro donne svampite, una madre francese depressa (“Domani e tutti gli altri giorni” di Noémie Lvovsky),
ContinuaCon il Pardo d’oro alla del tutto non convincente video installazione “Mrs. Fang” del cinquantenne cinese anticomunista e francese d’adozione Wang Bing, già a Venezia nel 2010 con il brutto, noioso e politico “I dannati di Jabiangou”, sì è chiusa una delle
ContinuaFinalmente, al Locarno Festival di quest’anno, abbiamo trovato un documentario esplicito, di denuncia sociale, impegnato, e soprattutto senza troppe ambiguità: senza cioè quel politically correct che intorpidisce ormai troppo spesso il dibattito storico e intellettuale anche nella cinematografia. “CHoisir à vingt ans”
ContinuaLa corrente filosofica russa del cosmismo è al giorno d’oggi tutt’altro che dimenticata. Lo dimostra il coraggioso tentativo del regista Anton Vidokle, il quale, alla 70esima edizione del Locarno Festival ne dedica un film: Immortality for All: A Film Trilogy on Russian
ContinuaGee, would I rather be ass raped with a tree branch or a hot poker? È con questa disillusa e rassegnata domanda che potremmo riassumere l’animo di buona parte dei protagonisti di A campaign of their own di Lionel Rupp (Svizzera 2017, 74’), un
ContinuaGiovedì pomeriggio presso la Galleria d’Arte “Il Rivellino” di Locarno, è stato proiettato, su iniziativa dell’Istituto culturale ISPEC diretto da Davide Rossi, il film vincitore del Festival del film 2016 di Pyongyang, Corea del Nord. Le pellicola – intitolata “Storia della nostra casa”
ContinuaPresentato nella sezione Panorama Suisse, il film della regista Petra Volpe – già vincitore del Prix de Soleure alle Giornate di Soletta e in corsa per gli Oscar 2018 come rappresentante della Svizzera – racconta con accuratezza, ironia e profondità una storia
ContinuaUn insegnante sessantenne di Nazareth ritrova suo figlio partito in Italia per fare l’architetto. Siamo nei territori occupati e la missione dei due è consegnare personalmente gli inviti a tutti gli oltre 300 invitati al matrimonio della figlia/sorella, come il wajib (dovere,
ContinuaCome la sigaretta si consuma nel crepitare della carta e del tabacco, così trascorrono le giornate di Lucky dove, all’interno della ripetizione, le variazioni sul tema costituiscono altrettanti spunti di riflessione. Lucky ha novant’anni, è ateo, fuma un gran numero di sigarette
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