“Il treno va a Mosca” è un docu-film di Ferrone e Manzolini di grande bellezza e di assoluta ambivalenza. Da una lato vi è una parte emozionante, toccante, dall’altra una tristemente deprimente, ma potentissima nella sua lucidità, capace di svelarci il più
ContinuaAnche a Roveredo Grigioni si è discusso sulla proposta in votazione il prossimo 22 settembre di abolire la leva militare obbligatoria e di rendere volontaria la milizia. Dopo l’assemblea organizzata il giorno prima a Casa Gabi, a Locarno, dalla Gioventù Comunista assieme
ContinuaUna conferenza stampa svoltasi negli scorsi giorni al centro culturale locarnese “Il Rivellino” ha attirato l’attenzione di un folto numero di giornalisti e di cinefili. Arminio Sciolli, portavoce del piccolo ma attivissimo ente di Via al Castello a Locarno ha salutato i
ContinuaAttraverso gli occhi di Alberto e la voce di Natalino (nome di battaglia di Pasquale), partigiani ormai in pensione, ripercorriamo le vicende della Resistenza che li avevano uniti nella lotta negli ultimi anni del secondo conflitto mondiale. Nell’intrecciarsi delle sequenze in ospizio,
ContinuaLa figura di Christoph Blocher, leader dell’Unione Democratica di Centro (UDC), è aleggiata come un fantasma per tutto il Festival del Film di Locarno, fino alla fatidica sera di ieri, quando il documentario del regista svizzero Jean-Stéphane Bron è andato finalmente in
Continua“Sono un gay, cristiano, razzista, spacciatore, omofobo, assassino. E faccio il poliziotto”. Così l’attore Matt Burnham definisce, durante la conferenza stampa presso Palazzo Morettini, l’agente di polizia Duke, personaggio da lui interpretato nell’ultima pellicola firmata Quentin Dupieux. Il regista francese si presenta
ContinuaNon è facile comprendere il significato di questo film, e tantomeno scriverne. Uscendo dalla sala si ha l’impressione di aver assistito ad una proiezione piuttosto piatta e pesante nel suo complesso, ma che emotivamente non lascia per nulla indifferenti, in qualsiasi direzione
ContinuaGià Stuart Mill, capostipite del liberalismo moderno, affermava senza remori che il dispotismo è una forma legittima di governo quando si ha a che fare con i barbari. E se nell’antica Roma “barbaro” era considerato quell’individuo estraneo agli usi e costumi dell’Impero,
ContinuaQuesta commedia piuttosto divertente ha il potere di trasportarci negli anni ’70, mostrandoci un Portogallo ancora molto rurale ed allo stesso tempo mostrandoci la mentalità molto conservatrice degli svizzeri. Infatti all’inizio del film il consigliere federale che decide di far girare un
ContinuaDevo ammettere che inizialmente avrei voluto commentare un’altra pellicola. Tuttavia l’insensato ostracismo di cui è stato vittima Feuchtgebiete ha fatto sorgere in me – per così dire – un moto di solidarietà. Ho sentito la necessità impellente di mettere alcune cose in
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