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Nuove sanzioni contro il Venezuela: ferma la posizione della rete solidale internazionale

Il popolo venezuelano e la Rivoluzione Bolivariana sono di nuovo vittima di sanzioni, questa volta per mano dell’Unione Europea (UE). Le sanzioni, considerate “illegali, assurde e inefficaci” da parte del governo socialista di Caracas, rappresentano un’ennesima ingerenza negli affari interni nazionali e un reiterato attacco alla sovranità e all’indipendenza del Paese, in barba al diritto internazionale e alla Carta delle Nazioni Unite, alla quale i venezuelani si appellano.

Non è però tardata la presa di posizione contraria a tali misure, da parte dell’ampia rete di solidarietà internazionale, di cui ormai il Venezuela rivoluzionario può godere. Spicca, ad esempio, la netta dichiarazione del Partito Comunista Portoghese (PCP), guidato da Jerónimo de Sousa, che, in una nota ufficiale, ha denunciato la politica aggressiva e di mancato rispetto del legittimo governo e dell’ordine costituzionale della Repubblica Bolivariana del Venezuela, che si somma “all’ampia operazione di destabilizzazione e di blocco economico, finanziario, politico e diplomatico verso il paese e il suo popolo”. Inoltre, i comunisti portoghesi criticano l’accettazione delle sanzioni da parte del governo di Lisbona, a guida socialdemocratica, rimarcando che questa politica non difende né gli interessi del popolo venezuelano, né quelli della comunità portoghese presente nel paese latinoamericano.

Stefano Araujo (a destra) con l’ambasciatore venezuelano in Svizzera

Dal canto suo anche in Svizzera il locale Partito Comunista, per bocca del suo esponente Stefano Araújo, membro del Comitato Centrale ed incaricato nelle relazioni con il paese latinoamericano, si dichiara assolutamente contrario alle sanzioni dell’UE, che rappresentano un’ennesima ingerenza ai danni della sovranità nazionale venezuelana e un attacco al governo legittimo e democraticamente eletto del presidente Nicolas Maduro. Araujo spiega poi che questo è un processo di destabilizzazione eterodiretto che si inserisce in un già difficile quadro economico nazionale. I comunisti svizzeri, che poche settimane fa avevano incontrato l’ambasciatore venezuelano presso la Confederazione (leggi), esprimono nuovamente la propria solidarietà verso il coraggioso popolo venezuelano e la sua Rivoluzione.