Stefano Araujo (a destra) con l'ambasciatore venezuelano in Svizzera
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Incontro con l’ambasciatore venezuelano: solidali con la Repubblica Bolivariana

Non è sempre facile riuscire a mantenersi informato riguardo alla situazione di un determinato paese in un’epoca in cui la disinformazione e la superficialità delle notizie regnano sovrane. Ciò è particolarmente evidente nel caso del Venezuela, paese dipinto come crudele dittatura dalla maggior parte dei media internazionali. Risulta dunque importante trovare delle fonti informative alternative, che, come un faro, possano lacerare il buio della disinformazione e illuminare la via a sempre più persone. Non c’è quindi nulla di meglio della conferenza con l’ambasciatore venezuelano in Svizzera, César Osvelio Méndez González, tenutasi venerdì 29 settembre alle 19.00 presso la Casa del Popolo a Bellinzona. Una conferenza ricca di preziose informazioni storiche, economiche e politiche riguardanti la Repubblica Bolivariana del Venezuela che permettono di capire la situazione di “propaganda anti-venezuelana” venutasi a creare negli ultimi anni e particolarmente accentuatasi in questo stesso anno.

I punti più importanti elencati dall’ambasciatore a questo proposito sono due, ai quali si aggiunge una mossa economica più attuale.

Con Chavez come presidente, il governo allontanò dal proprio territorio nazionale l’esercito statunitense, che, fedele alle proprie usanze, possedeva delle basi militari in Venezuela, tra cui una molto significativa proprio nella capitale Caracas. Già in seguito a questa decisione, negli Stati Uniti si iniziò a parlare del Venezuela come di una minaccia. L’appropriamento del petrolio, di cui il paese è molto ricco, da parte del governo fu il secondo duro colpo per gli Stati Uniti, che iniziò così a dipingere il Venezuela come una dittatura. A tutto ciò si aggiunge anche una recente strategia economica adottata dal governo venezuelano, ovvero il cambio di valuta del petrolio dal dollaro allo yuan cinese. Un fatto analogo, come ha ricordato anche l’ambasciatore, aveva portato già all’invasione statunitense dell’Iraq. Inoltre, questa modifica di valuta risulta molto importante dal punto di vista strategico economico, in quanto viene favorito lo sviluppo economico della Cina, paese facente parte dei BRICS. Durante la conferenza è infatti stata riaffermata l’importanza dello sviluppo dei BRICS per poter rompere l’imperialismo atlantico in ambito economico e, di conseguenza, poter puntare anche a un auspicato maggior sviluppo dei diritti economici e sociali.

Ovviamente, durante la serata è stata anche rivendicata la democrazia venezuelana ed è stato più volte ripetuto che di dittatoriale questo paese non ha nulla. A questo proposito sono state citate le numerose elezioni che si tengono in Venezuela, basta pensare alle prossime elezioni del 15 ottobre, durante le quali saranno eletti i 23 governatori del Venezuela (il paese è infatti suddiviso in 23 stati federati), e anche la libertà d’espressione che vige nella Repubblica Bolivariana (circa il 70% dei media nazionali sono in mano a dei privati). Oltre a ciò è stata anche ribadita l’importanza della cultura, alla quale si sente molto legato l’ambasciatore stesso. In questo ambito, il Venezuela ha fatto importanti passi avanti, estirpando l’analfabetismo. Ciò è stato possibile grazie a una buona scolarizzazione e, proprio in questo ambito, a dei servizi scolastici pubblici e gratuiti, comprendenti pure le università.

Come tutti i governi del mondo, anche quello venezuelano presenta dei problemi, come l’ambasciatore stesso ha affermato, i quali vengono però di continuo combattuti e risolti. Non resta dunque da fare altro che essere solidali con la rivoluzione bolivariana e appoggiare il governo venezuelano, certi che uno sviluppo di questo paese possa portare a un mondo più giusto e libero dal dominio imperialista e capitalista.

Luca Frei

Luca Frei, classe 1998, è stato eletto coordinatore della Gioventù Comunista Svizzera nel marzo 2020. Dopo la maturità liceale ha iniziato gli studi universitari in storia ed è attivo nel Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA).