Veicolare idee xenofobe e ricevere appalti pubblici è immorale!

La campagna xenofoba dei tre ratti (stranieri) che “rosicchiano” il benessere della Svizzera è stata ideata dall’agenzia di comunicazione Ferrise di Muralto, diretta dal proponente dell’ex-Partito dei Liberali Nazionali alle elezioni cantonali 2007 Michel Ferrise di Losone, che figura anche come amministratore unico della Soti SA, una ditta di Meride che si occupa di consulenza e sviluppi tecnici nel settore industriale.

I comunisti questa storia non l’hanno digerita: “andare contro la dignità dei lavoratori e creare dei capri espiatori per togliere l’attenzione dai problemi sociali del nostro Paese – sostengono – è vergognoso!”. Se in Italia i loro colleghi si sono già mossi con richiesta di sanzioni e ordini del giorno nelle rappresentanze locali, in Ticino tramite i consiglieri comunali Mattia Tagliaferri e Massimiliano Ay, con interrogazioni al Municipio di Bellinzona e Losone, si è chiesto il divieto d’affissione. Lo stesso stanno facendo i socialisti in Granconsiglio.

Oltre a ciò il Partito Comunista ha voluto scavare un po’ più a fondo per capire chi è che traeva profitti con campagne del genere: chissà – si è chiesto l’ex-Partito del Lavoro – se questa azienda ha mai ricevuto appalti dallo Stato, cioè da tutti i contribuenti?

Ed ecco i risultati che comunica il Partito Comunista:

“La Ferrise Comunicazione Sagl, da nostre informazioni, in passato lavorava per la pubblicità delle stazioni sciistiche di Airolo e Bosco Gurin (c’entrerà mica qualcosa l’ex-deputato PPD Giovanni Frapolli?). La stessa agenzia ha collaborato nello studio di fattibilità della Ticino Card SA il cui liquidatore è tale Elia Frapolli, stretto parente del precedente e sempre con lo stesso Frapolli ha collaborato nella realizzazione del progetto “Vallemaggia-The magic secrets” dell’ente turistico della Vallemaggia. Sempre la Ferrise Comunicazione Sagl (e spesso in collaborazione con la C2B Consulting Sagl del già citato Elia Frapolli) ha ricevuto l’appalto per realizzare il nuovo sito dell’Ente Regionale per lo Sviluppo del Locarnese e Vallemaggia, quello del comune di Ascona e quello della frazione di Brontallo (Comune di Lavizzara), insomma tutti feudi PPD. Una collaborazione stretta tra Michel Ferrise ed Elia Frapolli la si trova anche nella TNM SaGL (che appartiene ai due, in quote paritarie), la quale – guarda caso – ha sede in Via San Gottardo 20, a Muralto, proprio assieme alla Ferrise Comunicazione SaGL. Va detto che nel consiglio d’amministrazione della TNM SaGL appare anche la ditta Ticinocom SA (la cui amministratrice – per curiosità – si trova nell’insospettabile Dubai).”

Appare insomma evidente da queste informazioni che fra l’agenzia che ha realizzato la propaganda xenofoba e la famiglia Frapolli esistano dei legami: “sarebbe interessante scoprire – continuano i comunisti – se tali legami abbiano coinvolto il già abbastanza lottizzato Ente Pubblico. Quello che è certo è che le campagne grafiche del signor Farrise abbiano goduto di finanziamenti tramite appalti pubblici (“e nüm a pagum” verrebbe da dire…)”. Il Partito Comunista ha quindi lanciato un messaggio politico chiaro: agenzie private che accettano di veicolare idee xenofobe non meritano di ricevere soldi pubblici e di lavorare per lo Stato. Ne prendano buona nota il Consiglio di Stato e gli Enti locali!

3 Comments


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    honey ha detto:

    Inizialmente, leggendo questo portale, ero contenta che ci fosse un movimento nuovo in grado di portare avanti in modo coerente un pensiero. Purtroppo leggendo questo articolo mi sono proprio ricreduta in quanto è un perfetto esempio di giornalismo volto al niente più assoluto : tante parole per approdare a cosa? « ommioddio tra Ferrise e Frapolli ci sono dei legami !! » Che cosa strana e rara in Ticino dove nessuno si conosce. Non capisco poi l’allusione all’Ente pubblico: se non siete in grado di raccogliere informazioni che portano a una notizia vera smettete di scrivere in modo illatorio. Inoltre prima di associare Ferrise alla Xenofobia bisognerebbe magari dissociare il mandante da chi svolge semplicemente il proprio lavoro e che vive di questo.


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    quadroni ha detto:

    Un’azienda deve avere anche una responsabilità sociale e se accetta di trasmettere messaggi razzisti solo per far soldi questa sensibilità significa che non l’ha, non merita allora di ricevere appalti pubblici, neanche se è amica del deputato PPD Frapolli, quello che ci mangia con le stazioni da sci pagate dallo Stato! Il messaggio di questo articolo io l’ho letto così: mentre i socialisti o i liberali ad esempio parlano solo di etica, i comunisti vanno alla sostanze delle cose, ossia da dove arrivano i soldi? chi è che glie li dà? Ferrise per me può fare anche manifesti con la svastica, ma non pretenda poi che sia il popolo a dare loro i soldi!


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    LeonNeon ha detto:

    Non concordo con honey. Il fatto che legami simili vigano, nel nostro Ticino dove – dici bene – tutti si conoscono, è un dato reale che non va relativizzato, bensì problematizzato. Che i comunisti cherchino di fare del giornalismo d’inchiesta mi sembra una cosa positiva, poi mi sembra ovvio che in un partito così piccolo non ci siano dei professionisti. Di certo i grandi partiti non lo fanno assolutamente, preferendo la spartizione del potere in maniera, permettetmi di dirlo, mafiosa. In poche parole: la mafietta partitocratica e la lottizzazione, secondo me, vanno combattute, in quanto cancro della democrazia.

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