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Alle urne un chiaro SÌ per la salute di tutte e tutti

Domani si decide sul lucrosissimo settore sanitario che impiega in larga parte donne. In Canton Ticino la sanità non verte principalmente sul benessere diffuso della popolazione e delle persone malate o anziane, assume invece marcate caratteristiche di mercato, in particolare per la presenza importante dei privati (cliniche, centri medici e aiuto a domicilio privati).

La più grande sfida da affrontare nei prossimi anni sarà mantenere un servizio pubblico di qualità, l’unico che può coprire capillarmente tutto il Cantone e l’unico che non esclude nessuno e nessuna. Questi sono dei valori centrali per il servizio pubblico e per le regioni periferiche di valle, non di certo un terreno ambito per i privati. Eppure anche qua ogni tanto spuntano nuovi servizi a domicilio privati, perché oggi le regole non sono le stesse tra privato e pubblico. Paradossalmente oggi il servizio pubblico non è solo di qualità ma è anche quello più competitivo, ovvero che meno pesa sui costi globali della salute.

Il motivo è semplice: la sanità pubblica non deve lucrare, deve curare. Non deve somministrare cure inutili e molto redditizie, al contrario del privato, che, come in qualsiasi altro settore, deve solo vendere di più e allora un’infermiera a domicilio nel privato fattura un’ora per un’iniezioni svolta normalmente in 20 minuti.

Peccato! Gli attuali Spitex pubblici sono nati per volontà delle comunità locali che alcuni decenni orsono hanno costruito e sviluppato un’offerta fondamentale per anziani e famiglie ( non dimentichiamo i consultori prenatali).

Il tema portato in votazione il 15 giugno dal sindacato VPOD s’inserisce in questa deregolamentazione tra pubblico e privato perché finalmente pone regole vincolanti e trasparenti per l’intero settore sulle condizioni di lavoro. Centrale è la grande professionalità sviluppata nelle cure sanitarie, con operatori e operatrici, personale infermieristico di elevate competenze.

Un lavoro che coinvolge spesso la sfera emotiva e personale ed espone a situazioni difficili, in cui le lavoratrici e i lavoratori investono tutte le loro energie con infinita passione. Questo è il reale valore della sanità da tutelare con un «sì» all’iniziativa «Per cure sociosanitarie e prestazioni socioeducative di qualità».

Lea Ferrari

Lea Ferrari (1991) è agronoma di formazione e municipale a Serravalle in quota Partito Comunista. Dal 2019 è deputata al parlamento del Canton Ticino. E' attiva pure nell'Associazione per la difesa del servizio pubblico.