Il Parlamento grigionese si tinge di rosso: l’alleanza PS+PC realizza la doppietta e sconfigge i democristiani

Ha effettivamente dell’incredibile il risultato scaturito dalle urne alle elezioni cantonali svoltesi nel Canton Grigioni lo scorso 18 maggio. Nel Circolo di Roveredo sono stati infatti eletti due candidati che si aggregheranno al Gruppo Socialista presente al Gran Consiglio di Coira. Si tratta di Manuel Atanes (esponente Partito Socialista) che nella Bassa Mesolcina ha saputo raccogliere il terzo posto nella delegazione locale al parlamento cantonale eletto con il sistema maggioritario, battendo  il colonnello dell’esercito svizzero nonché deputato uscente Martino Righetti (Partito Democratico Cristiano – PDC) e Andrea Galli (Partito Liberale Democratico – PLD). Dopo anni di assenza, un socialista ritorna dunque a Coira per rappresentare il Circolo più a sud del Canton Grigioni. Questo importante risultato per la sinistra retica assume però una valenza storica, e ha quasi dell’incredibile, in quanto è il 21enne Mattia Antognini (Partito Comunista) ad essere eletto quale deputato supplente al Gran Consiglio.

Mattia Antognini sbaraglia tutta la concorrenza per la corsa alla poltrona di primo supplente, scavalcando nomi importanti nella regione come Luciano Pasini (PDC), Stefano Curti (PLD) e l’indipendente Rossella aMarca. Non si tratta di un risultato importante solo per Antognini, che è attualmente giovanissimo presidente del Consiglio Comunale a Roveredo, ma evidentemente assume una valenza notevole anche per l’intero Partito Comunista della Svizzera italiana, nel quale il giovane roveredano ha assunto incarichi di vertice. Interpellato dai media Antognini ha esaltato l’importante risultato ottenuto con l’unità della sinistra avvenuta in Mesolcina: fortemente caldeggiata dai Comunisti  è stata infatti accolta favorevolmente dalla sezione locale del Partito Socialista in primis e, successivamente pure dalla direzione cantonale in mano a Jon Pult.

Grazie a questa unità d’intenti il fronte progressista ha saputo trovare la fiducia della popolazione facendo eleggere un personaggio come Manuel Atanes: un uomo di scuola (è direttore delle scuole elementari di San Vittore, Roveredo e Grono) e volto nuovo e pulito, al di fuori dei soliti intrallazzi cui la politica vallerana è stata oggetto negli ultimi tempi di forte instabilità istituzionale. Ciò che naturalmente ha però sorpreso molti analisti è stato invece il “colpaccio” messo a segno da Antognini (che l’ha fatta da padrone anche a San Vittore oltre che nel suo comune, Roveredo): il giovane 21enne – militante comunista con un’esperienza sindacale alle spalle (è stato pure delegato al Congresso della Federazione Sindacale Mondiale ad Atene nel 2011), già noto per il suo impegno a favore dei giovani e delle famiglie roveredane – ha saputo sbaragliare la non indifferente concorrenza che gli si presentava di fronte.

Una sorpresa ma non del tutto inaspettata per i vertici del Partito Comunista che avevano fortemente caldeggiato nell’ambito dell’unità della sinistra la candidatura di Antognini proprio per i già brillanti risultati ottenuti a livello comunale e per la freschezza di spirito e la preparazione dei dossier che egli rappresenta. Non per niente il segretario politico del Partito Comunista della Svizzera Italiana, Massimiliano Ay, si era mosso da mesi per fare in modo che nella Bassa Mesolcina l’unità della sinistra si concretizzasse sulla base di un manifesto programmatico condiviso dai due partiti e dai candidati.

Tale manifesto, che funge da guida politica per i due neo-eletti, prevede un impegno in particolar modo su temi strettamente legati alla realtà del Moesano come la problematica legata all’espansione della zona industriale cantonale a San Vittore con relative condizioni di lavoro da regolamentare. Tra i principali obiettivi di Atanes e Antognini vi saranno ovviamente anche temi di carattere cantonale come l’istituzione di un divieto generale di ogni forma di subappalto e prestito di manodopera per l’esecuzione di lavori aggiudicati nell’ambito delle commesse pubbliche; così come un importante passo avanti nella reciproca integrazione tra la scuola di avviamento pratico e la scuola secondaria (che nel Canton Ticino corrispondono alla scuola media unificata e che nei Grigioni sono invece divise, dando spesso adito a situazioni di selezione di classe contestata da sinistra).

La capacità strategica e la volontà di valorizzare i giovani che caratterizza i Comunisti di Massimiliano Ay assieme alla capacità di innovare del PS di Jon Pult ha fatto registrare un ribaltone storico per i partiti borghesi mesolcinesi vista la mancata elezione del candidato democratico cristiano (uscente dopo più legislature), fortemente vicino ai potentati militari e della new-entry legata al potente (almeno fino poco tempo fa) Partito Liberale Democratico.

Lascia un commento