Neda Zanetti - Foto: Marin Mikelin © 2014
Neda Zanetti - Foto: Marin Mikelin © 2014
/

Acquisto dei Gripen: una spesa folle e sconsiderata

L’acquisto di ventidue Gripen, che costerebbe complessivamente quasi 10 miliardi di franchi, solleva un di- battito che già investe l’esercito svizzero: da chi e come difendersi. Viviamo in una nazione che può vantare una duratura e stabile neutralità, ma che nonostante ciò sembra costantemente temere l’attacco di ne- mici invisibili. Attraverso questa paura, le destre in modo particolare spingono per stanziare un numero sempre crescente di fondi nell’ambito della difesa.

Questa volta il progetto è quello di ingrassare le fila degli aerei da com- battimento, benché il loro numero sia già consistente ed eccessivo. Secondo uno studio che si basa sugli interventi aerei la Svizzera avrebbe in- fatti bisogno, tenendo conto della sua morfologia, di dodici velivoli. Attualmente siamo invece già provvisti di trentadue F/A – 18, ai quali si vorrebbero aggiungere i Gripen per raggiungere il ‘’modico” numero di cinquantaquattro aerei. Per non parla- re inoltre della recente modernizzazione degli F/A – 18, costata oltre mezzo miliardo e che avrebbe dovuto renderli più performanti.

Il referendum in votazione il prossimo 18 maggio contro l’acquisto di nuovi aerei da guerra, sarà un’occasione importante per lanciare un segnale contro lo sperpero di denaro nelle forze armate. Per questo motivo si è voluto lanciare un Comitato Ticinese Giovani Contro i Gripen (composto da Gioventù Comunista, Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti, Gioventù Socialista e Movimento Svizzero per la Pace), allo scopo di fare fronte comune con- tro una spesa che riteniamo folle e sconsiderata. Soprattutto in un momento di crisi come questo è infatti difficile giustificare l’impiego di una tale cifra in un settore già di per sé sovradimensionato, piuttosto che in quelli che garantiscono un futuro sostenibile ma che sono inesorabilmente colpiti dai tagli alla spesa pubblica (come l’istruzione, le assicurazioni sociali e le energie rinnovabili).

Neda Zanetti

Coordinamento della Gioventù Comunista della Svizzera Italiana (GC)

Lascia un commento