“Patrioti” che nemmeno conoscono la nostra Costituzione

È notizia di alcune settimane fa che la sezione mista alla Scuola reclute Sanitari di Airolo è risultata positiva al Covid per il 90%, per un totale di sei militi su 28 durante la settimana e 18 durante il congedo di quattro giorni a casa durante il fine settimana. Ciò che ha comportato, di conseguenza, la quarantena per tutti i familiari entrati in contatto.

Contagi fra le reclute, i giovani comunisti: “sanzionate gli ufficiali!”

Questa notizia ha provocato la pronta e indignata reazione della Gioventù Comunista, da sempre critica verso un esercito sempre più votato all’approssimazione e che da marzo sta portando alla luce i numerosi problemi legati all’impiego dell’esercito nella lotta contro la pandemia al di là di troppa retorica propagandista. I giovani comunisti hanno rivendicato l’introduzione di sanzioni nei confronti degli ufficiali di Airolo che hanno provocato questa situazione, definita un vero e proprio “sabotaggio” nei confronti della lotta contro il Coronavirus intrapresa dalle autorità civili: ha poco senso chiedere alle persone di starsene chiuse in casa, quando è proprio l’esercito a mandare in quelle case dei coscritti potenzialmente contagiati. La Gioventù Comunista ha poi ribadito la necessità di abolire l’obbligo di leva e ha invitato tutte le reclute a far valere i propri diritti sanciti dalla Costituzione e a passare dunque al Servizio Civile.

Per alcuni militanti di destra, i disertori vanno “fucilati al muro”

La presa di posizione dei giovani comunisti è stata ripresa sui principali media ticinesi e ha provocato delle reazioni anche nel mondo politico. Giancarlo Guerrini, candidato al Consiglio comunale di Minusio sulla lista civica “Uniti x Minusio” e già candidato al Gran Consiglio per l’Unione Democratica di Centro (UDC), non ci ha visto dalla rabbia e ha pubblicato indignato il comunicato stampa della Gioventù Comunista su Facebook, accompagnato dal seguente commento: “Gli IDIOTI di sinistra non si smentiscono MAI. Pigri… lazzaroni… mantenuti… vivono con i genitori. Questi sarebbero i comunisti”. Tali affermazioni, intrise di un’esagerata superficialità e dei soliti pregiudizi (oltre ad essere particolarmente ironiche, dato che sono le reclute stesse ad aver portato il virus ai propri genitori, con i quali vivono), non meritano particolare attenzione, diversamente dal commento pubblicato da una persona terza e che ha ottenuto il like del buon Guerrini (si può dunque dedurre che egli si trovi pienamente d’accordo). Tale commento recita: “Caso di diserzione. Prevista la pena di morte per fucilazione al muro”. Insomma, i giovani comunisti e chiunque opti per il Servizio Civile sarebbe da considerare un traditore e – nientemeno – andrebbe giustiziato. Tralasciando il fatto che questo commento è particolarmente anti-democratico e che si potrebbe benissimo classificare come minaccia di morte, Guerrini, in quanto candidato a delle funzioni pubbliche, dovrebbe conoscere la Costituzione svizzera, che riconosce il diritto all’obiezione di coscienza in qualsiasi momento della propria vita da coscritto e che garantisce il Servizio Civile sostitutivo fin dal 1996. Giusto per aggiungere un po’ di pepe alla storia, l’autore del commento in questione è tale Giancarlo Pianezzi, che su Facebook si definisce membro della Lega dei Ticinesi (partito in cui militano peraltro anche degli obiettori di coscienza) e moderatore del gruppo Facebook “IL VERO TICINESE”.

Affermazioni adeguate per un candidato ad una carica pubblica?

Non sorprende però più di quel tanto che Guerrini accetti simili commenti sul suo profilo Facebook. Sotto una sua foto in uniforme dell’esercito, del resto, il democentrista risponde con allegria a un commento nel quale, riferendosi alla sua posa gloriosa da buon difensore della Patria, lo si definisce (con tono positivo) “Gestapo 2 la vendetta”. Insomma, non possiamo che ritenerci sollevati che Guerrini sia soltanto un appuntato nella gerarchia interna all’esercito, ma ci sarebbe comunque da aspettarsi una maggiore selezione da parte del partito che approva le sue candidature ai parlamenti di Cantone e Comune. È infatti vergognoso che chi non conosce la nostra Costituzione, approva delle minacce di morte contro dei giovani che si impegnano a favore della collettività (si chieda ad esempio alle case anziani cosa farebbero senza l’aiuto dei civilisti) e lascia inneggiare senza problemi alla polizia segreta della Germania nazista possa ambire senza problemi a una carica pubblica.