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In Venezuela socialisti e comunisti si accordano per rafforzare la Rivoluzione!

Il 26 febbraio scorso, il Partito Comunista Venezuelano (PCV) e il Partito Socialista Unito del Venezuela (PSUV) hanno firmato un accordo programmatico. L’accordo ha visto, da una parte, l’accettazione di una lunga serie di richieste popolari nei settori dei diritti dei lavoratori, dei monopoli aziendali e della leadership collettiva del processo rivoluzionario e, dall’altra, l’approvazione della candidatura presidenziale di Nicolas Maduro.


N.B.: Questa traduzione in italiano, ad opera di Alessandro Lucchini, è un lavoro di sintesi fra la versione inglese e l’originale spagnolo.


 

Accordo di unità tra PSUV e PCV per affrontare la crisi del capitalismo dipendente e rentier venezuelano tramite azioni politiche e socio-economiche, antimperialiste, patriottiche e popolari:

1. Noi, PSUV e PCV, eredi di Simón Bolívar e incarnazione delle lotte del popolo venezuelano nelle proprie aspirazioni per l’indipendenza, la sovranità e l’integrazione dell’America Latina, sottoscriviamo il presente accordo di unità con l’impegno comune di attuarlo in tutte le sue parti; consapevoli che esso rappresenta una chiara presa di coscienza del fatto che la crescente, immorale, illegale e criminale aggressività interventista dell’imperialismo USA e dei suoi alleati europei contro il processo bolivariano venezuelano mette a rischio non solo la prospettiva della liberazione nazionale iniziata con la vittoria popolare del comandante Hugo Chávez alle elezioni presidenziali del 1998, ma minacciano la stessa sovranità nazionale e integrità territoriale del Venezuela.

2. Noi, PSUV e PCV, denunciamo davanti al mondo che l’imperialismo, guidato dal governo degli Stati Uniti e con la complicità subordinata dei governi di destra dell’America Latina e dell’estrema destra venezuelana, sta fomentando menzogne allo scopo di giustificare un intervento internazionale contro il nostro Paese. Questo intervento si potrebbe facilmente tradurre in una provocazione ai nostri confini da parte governi di destra della Colombia, del Brasile e della Guyana.

3. Noi, PSUV e PCV, affermiamo che la crisi del capitalismo rentier e subordinato all’imperialismo presente in Venezuela ha gravi conseguenze per la qualità di vita del nostro popolo, specialmente per quanto riguarda il potere d’acquisto e la fornitura di beni e servizi. Questa situazione è stata esasperata dall’imperialismo e dai suoi rappresentanti locali, i quali promuovono la corruzione pubblica e privata, il burocratismo e la fuga di valuta straniera in un contesto di forte riduzione delle entrate petrolifere. Siamo convinti che contro tutti questi fenomeni il governo nazionale debba mantenere e intensificare una lotta frontale, come quella intrapresa all’interno della compagnia petrolifera statale venezuelana PDVSA e in altri organismi statali.

4. Noi, PSUV e PCV, dichiariamo che il superamento dall’attuale crisi non dovrà in alcun modo andare a favore della borghesia e delle multinazionali ma bensì a favore degli interessi del popolo, nella ricerca cioè di un nuovo sistema economico e produttivo che superi la dipendenza dal petrolio, per uno sviluppo sovrano del paese che sappia ampliare la partecipazione dei lavoratori, dei contadini e delle classi popolari. La formazione cioè di un grande fronte antimperialista che sappia procedere nella creazione di una leadership collettiva e unitaria, espressione delle organizzazioni politiche e sociali patriottiche e rivoluzionarie allo scopo di poter analizzare, formulare e coordinare le azioni politiche e amministrative di governo.

5. La gravità della situazione attuale e l’intensificazione della lotta di classe a livello nazionale e internazionale richiedono un’intensificazione sia delle azioni immediate da intraprendere in campo economico, sociale e politico, sia delle misure di emergenza necessarie per far fronte in modo prioritario alle richieste popolari in termini alimentari e di salute. Tali misure si consoliderebbero con il trionfo delle forze patriottiche alle prossime elezioni presidenziali.

I diritti della classe operaia e del popolo lavoratore

6. Noi, PSUV e PCV, sottolineiamo l’importanza di rafforzare il sindacalismo di classe e le varie espressioni del movimento operaio e rivoluzionario come i Consigli Produttivi dei Lavoratori, i Consigli Socialisti dei Lavoratori – approvando la legislazione speciale stabilita nella Legge Organica sul Lavoro (LOTTT) – nonché altre forme organizzative sindacali rivoluzionarie; garantendo il rispetto dell’autonomia di tali organi, sviluppando canali efficaci che consentano ai lavoratori dei settori pubblici e privati di esercitare un ruolo guida nello sviluppo del processo sociale del lavoro.

7. Tenendo conto dell’acutizzarsi della crisi che colpisce ampie fasce della classe operaia è importante proteggere e rafforzare i diritti dei lavoratori, la garanzia dell’occupazione e ampliare la politica di creazione di nuovi posti di lavoro.

8. Noi, PSUV e PCV, lavoreremo insieme, ciascuno secondo gli scopi e le caratteristiche delle nostre organizzazioni, sia dal governo sia dagli spazi sociopolitici, per vigilare sui diritti dei lavoratori nel settore pubblico e privato e, dove essi sono violati, per garantirli prontamente.

9. Ci impegniamo a applicare immediatamente le necessarie contromisure riguardanti le denunce da parte di organizzazioni rivoluzionarie in merito alle azioni di alcuni funzionari pubblici.

10. Ci impegniamo in maniera decisa a voler connettere tra loro i processi produttivi delle imprese nazionalizzate, molte delle quali devono essere ripotenziate. Dovranno essere evitati i processi di smantellamento che potrebbero portare a momentanee interruzioni della produzione dannose per lo sviluppo produttivo nazionale. Inoltre, ci impegniamo a proteggere e sostenere istituzionalmente i collettivi contadini che hanno riattivato le fattorie di proprietà statale.

11. Noi, PSUV e PCV, valuteremo le esperienze di controllo operaio, come nel caso del «Plan Guayana Socialista», in modo da stabilire un nuovo modello di direzione e una gestione multiforme delle imprese statali, i cui processi produttivi, di gestione e di distribuzione saranno sotto controllo operaio e popolare. Lo faremo basandoci sui principi della leadership collettiva e in modo da bandire definitivamente i flagelli della corruzione, l’inefficienza e i metodi autoritari e antidemocratici nella gestione d’impresa.

12. In collaborazione con le organizzazioni popolari è necessario promuovere e attuare azioni forti da parte della Sovrintendenza nazionale per la difesa dei diritti socioeconomici (SUNDDE) e della Sovrintendenza delle istituzioni del settore bancario (SUDEBAN) allo scopo di proteggere i milioni di utenti del sistema bancario, in particolare lavoratori, pensionati e piccoli imprenditori.

13. Consideriamo urgente l’adozione e il rafforzamento di misure volte a smantellare il potere dei monopoli privati, nonché la definizione e la promozione di politiche atte a raggiungere non solo uno sviluppo nazionale sovrano e produttivo, ma pure a lottare contro la corruzione, la speculazione e mafiosi.

14. Ci impegniamo a considerare come prioritaria un’occupazione non precaria e con pieni diritti che sappia nobilitare l’essere umano, così come rafforzare i salari e ripristinarli come componente principale del reddito dei lavoratori.

Misure da analizzare in modo approfondito

15. Noi, PSUV e PCV, in regolari incontri bilaterali, ci impegniamo a discutere, fra le altre cose, delle proposte strategiche formulate dal PCV allo scopo di collaborare allo sviluppo di piani e politiche dello Stato e del Governo a beneficio del popolo e della liberazione nazionale.

15.1 Tra i temi inclusi nelle discussioni ci sono quelli relativi al sistema bancario e finanziario, il commercio estero, le finanze pubbliche e il regime fiscale.

Rafforzare le misure politiche e organizzative

16. Noi, PSUV e PCV, individueremo delle aree di azione comune da rafforzare sia politicamente che organizzativamente.

16.1. Noi, PSUV e PCV, stabiliremo un calendario per lo svolgimento d’incontri bilaterali almeno una volta al mese tra i rappresentanti di entrambe le nostre direzioni nazionali.

16.2 Noi, PSUV e PCV, seguiremo gli sforzi politici su scala regionale e municipale affinché sviluppino politiche efficaci che rispondano al meglio ai bisogni della popolazione.

16.3. Sul piano internazionale, sulla base delle aree di azione e attenzione di ogni organizzazione, rafforzeremo le relazioni con gli organismi che hanno dimostrato una coerente solidarietà con il Venezuela e il processo rivoluzionario.

16.4. Sul piano produttivo, sosterremo proposte e progetti produttivi e agroindustriali, con particolare attenzione a tutte le iniziative derivanti dal movimento contadino e comunale.

16.5. Noi, PSUV e PCV, ci impegniamo a rafforzare il movimento operaio e sindacale, facilitando il collegamento tra le correnti rivoluzionarie e di classe con le entità statali in modo da risolvere problemi e controversie nel rispetto dei diritti dei lavoratori.

16.6. Tutti i progetti mediatici, siano essi audiovisivi o stampati, espressione delle iniziative di ambo le organizzazioni e dei movimenti popolari e dei lavoratori saranno sostenuti come parte della nostra collaborazione alla lotta alla “guerra mediatica” e contro la disinformazione e le operazione psicologiche.

16.7. Entrambe le organizzazioni politiche favoriranno le relazioni tra le loro organizzazioni giovanili: la Gioventù del Partito Socialista Unito del Venezuela (JPSUV) e la Gioventù Comunista del Venezuela (JCV), attraverso proposte studentesche, culturali, sportive e comunitarie per approfondire i diritti dei giovani.

16.8. Al fine di progredire nello sviluppo della politica di alleanza tra PSUV e PCV e del movimento popolare rivoluzionario, lavoreremo insieme per garantire una formula unitaria di natura elettorale che assicuri un’effettiva presenza e rafforzamento delle nostre organizzazioni nelle elezioni legislative a livello nazionale, regionale e comunale.

Elezioni presidenziali

17. Il PCV, tramite questo accordo e grazie ai diversi punti di vicinanza politica con il PSUV in ambito di politica nazionale e internazionale, sostiene la candidatura del compatriota Nicolas Maduro Moros, in modo che egli possa dirigere un’ampia coalizione di forze politiche e sociali, patriottiche, popolari e rivoluzionarie, che possano servire da punto di partenza per una direzione collettiva e unificata del processo rivoluzionario bolivariano. Lo facciamo in modo che possa egli rappresentare le aspirazioni popolari della lotta antimperialista e dell’unità latinoamericana, e sviluppare la nostra sovranità nell’interesse del popolo venezuelano. Lavoreremo insieme, rispettando l’autonomia di ogni organizzazione, in modo da ottenere un trionfo schiacciante il prossimo 22 aprile 2018.

18. Entrambe le organizzazioni si impegnano a divulgare ampiamente questo programma di accordo unitario tra PSUV e PCV.

19. Questo accordo viene prodotto in due esemplari originali.

Alessandro Lucchini

Alessandro Lucchini, economista, è vice-segretario del Partito Comunista (Svizzera) e membro della World Association of Political Economy (WAPE). Dal 2012 è consigliere comunale, attualmente nella città di Bellinzona.