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I comunisti venezuelani invitano il presidente Maduro ad agire con più forza contro i golpisti

In una lettera “al compatriota Nicolás Maduro”, “alla classe operaia” e agli ufficiali e soldati patrioti” e ai partiti sostenitori del governo venezuelano, il Partito Comunista Venezuelano (PCV) chiama alla più ampia unità d’azione per contrastare il piano eversivo che sta mettendo a dura prova il governo socialista venezuelano.

“La Repubblica Bolivariana del Venezuela è minacciata, ancora una volta, dallo sviluppo delle azioni di violenza politica di settori dell’estrema destra nell’esecuzione di un piano destabilizzante ordito dall’imperialismo statunitense, con la finalità di imporre, attraverso la forza e il ricatto, un governo al servizio della sua egemonia nel continente, smontando i processi di liberazione nazionale iniziati in America Latina agli inizi di questo secolo, sovvertendo i cambiamenti progressisti che hanno permesso ai lavoratori e lavoratrici e al popolo in generale, di stabilire diritti e conquiste sociali negati storicamente da governi che rispondevano, assolutamente, agli interessi della grande borghesia associata in condizioni di subordinazione all’imperialismo nordamericano”. E’ con queste parole che l’Ufficio politico del Comitato Centrale del PCV inizia il suo appello alla mobilitazione contro i golpisti.

Mentre sui media occidentali si legge di cittadini che protestano democraticamente e di una presunta dittatura che li reprime, il PCV presenta la verità dei fatti: i settori golpisti “hanno messo in marcia nelle ultime settimane atti terroristici in varie città del paese, accompagnate da una guerra comunicazionale nazionale e internazionale con l’obiettivo di generare confusione e instigare allo scontro tra connazionali, per creare uno stato generale di caos e violenza che serva a un cruento esito del conflitto politico, per via di un colpo di Stato e/o di un intervento diretto dell’imperialismo statunitense e le istituzioni internazionali a suo servizio”.

Carolus Wimmer, responsabile esteri del PCV a colloquio con Massimiliano Ay, del PC svizzero.
Carolus Wimmer, responsabile esteri del PCV a colloquio con Max Ay del PC svizzero.

I comunisti denunciano i tentativi della destra di corrompere gli ufficiali dell’esercito, da qui l’invito ai “militari patrioti a non cedere davanti ai terroristi senza patria e ad assumere, senza esitazioni e con contundenza, la difesa della sovranità e dell’indipendenza nazionale e la sicurezza del nostro popolo”. Per noi comunisti venezuelani – continua la lettera – è chiaro che ciò che si sta sviluppando è l’acutizzazione della lotta di classe nella sua espressione politica, ossia, l’escalation della lotta per il potere. Le forze che rispondono agli interessi dei grandi capitali monopolisti nordamericani ed europei, intendono prendere il potere in Venezuela e in tutta l’America Latina, per cui si propongono di sottomettere e sconfiggere tutti i settori sociali e politici che oppongono resistenza a tali obiettivi”.

E’ necessario costruire “un piano unitario patriottico e popolare per rovesciare la destra terrorista e l’imperialismo”. Il PCV insiste insomma sulla necessità di una direzione unitaria e collettiva del processo bolivariano per accelerare la transizione socialista e critica le esitazioni della piccola borghesia che pure sostiene il governo. “La pace si conquista sconfiggendo i fascisti!” concludono i comunisti venezuelani.