Massimiliano Ay rieletto segretario del Partito Comunista: “qui fuori non c’è solo la classe operaia”!

Si è conclusa domenica 27 novembre 2016 la due giorni del 23° Congresso del Partito Comunista, formazione politica che fino al 2007 portava il nome di Partito del Lavoro. L’evento si è svolto alla presenza di un centinaio di persone al primo piano del Palazzo dei Congressi di Lugano.

Il granconsigliere Massimiliano Ay, rieletto segretario del Partito.
Il granconsigliere Massimiliano Ay, rieletto segretario del Partito Comunista per il quarto mandato.

Presenti anche vari ospiti esteri come Ivan Pavičevac in rappresentanza del Partito Socialista Operaio della Croazia e l’ex-senatore italiano Fosco Giannini, esponente del Partito Comunista Italiano. Sempre dall’Italia vi era anche il segretario di Fronte Popolare Alessio Arena. Dalla Turchia vi era Beyhan Yildirim, membro del Comitato Centrale del Partito Vatan, così come Abderrahim Bansar, membro dell’Ufficio politico del Partito del Progresso e del Socialismo del Marocco, attualmente al governo con ben cinque ministri nel paese africano.

L’ambasciatore della Repubblica Popolare Democratica di Corea So Se Pyong in persona ha portato i saluti del Partito del Lavoro coreano e, accanto a lui, in rappresentanza dei comunisti della Repubblica Popolare Democratica del Laos vi era il chargé d’affaires laotiano a Ginevra Bovonethat Douanchak. Hanno inoltre inviato lettere di saluto anche l’ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese in Svizzera, l’ex-ministro italiano Oliviero Diliberto e il ministro marocchino in carica Nabil Benabdallah.

La prima sessione del Congresso ha visto Edoardo Cappelletti stilare un bilancio degli ultimi tre anni di attività ed è stata ribadita l’importanza di investire nella formazione politica e culturale dei giovani militanti anche attraverso la rivista marxista #PoliticaNuova diretta da Aris Della Fontana che entra nel suo quarto anno di pubblicazione. La relazione politica del segretario e deputato Massimaliano Ay si è concentrata sulla necessità per il Partito di ribadire il metodo pragmatico e rigoroso del socialismo scientifico e rinunciare a uscite folcloristiche e “ribelliste” fini a se stesse, accettando alleanza anche con settori non tipicamente di sinistra perché “siamo un partito, non una setta”.

Un centinaio i presenti al Congresso
Un centinaio i presenti al Congresso. Uno dei più frequentati della storia recente dell’ex-Partito del Lavoro.

Ay ha pure chiarito che i comunisti devono “saper parlare anche a quei piccoli imprenditori schiacciati dalle multinazionali”, perché “qui fuori non c’è solo la classe operaia”. Ay non vuole fraintendimenti: l’obiettivo non muta, è quello di una società più equa e solidale, ma “esiste anche un’economia reale, produttiva, quella che non specula” e che “non deve essere svenduta alla globalizzazione”.

Al termine dei lavori del primo giorno Ay è stato eletto all’unanimità segretario del Partito per il suo quarto mandato.

I delegati hanno discusso poi una risoluzione sui temi di attualità presentata dall’economista Alessandro Lucchini, vice-segretario del Partito, e in cui si è ribadita la linea anti-europeista del Partito Comunista e la volontà di insistere nella cooperazione economica con i paesi emergenti e l’area euroasiatica, il rilancio dell’apparato produttivo nazionale concentrandosi sull’alto valore aggiunto e una maggiore sovranità economica per non cedere ai diktat della Banca Centrale Europea.

Il Congresso ha pure dato indicazione di voto favorevole all’iniziativa parlamentare di Sergio Morisoli che propone la creazione di un segretariato di stato ticinese per gli affari esteri e sui flussi migratori ha chiarito che i comunisti non sono un’organizzazione caritatevole e che nel gestire il fenomeno migratorio occorre distanziarsi dell’idealismo “no border” e adottare invece una prassi anti-imperialista.

Dopo aver approvato una risoluzione presentata da Zeno Casella e Luca Robertini per impegnare di più i comunisti nell’ambito della scuola pubblica e del diritto allo studio, è stata discussa e approvata inoltre una risoluzione presentata da Lea Ferrari, per inserire la sovranità alimentare nella Costituzione cantonale.

Alla fine del Congresso un piacevole e conviviale aperitivo attendeva i partecipanti all'esterno della sala.
Alla fine del Congresso un piacevole e conviviale aperitivo attendeva i partecipanti all’esterno della sala.

L’ultimo atto del Congresso ha consistito nell’elezione del nuovo Comitato Centrale del Partito che sale da 15 a 20 quadri con una media di età inferiore ai 30 anni. Nell’organo “legislativo” del Partito risultano anche alcune “new entry”: l’agronoma Lea Ferrari, consigliera comunale a Serravalle e recentemente delegata al Congresso dell’Unione Sindacale Internazionale dei Lavoratori dell’Agricoltura; Zeno Casella, consigliere comunale di Capriasca e coordinatore del Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti; Amedeo Sartorio, consigliere comunale di Brione sopra Minusio; Milena Ruggeri, ispettrice doganale e delegata sindacale; Stefano Araujo, studente in scienze politiche; Giulio Micheli, laureato in storia; Gionata Genazzi, studente in informatica; Samuel Iembo, coordinatore della Gioventù Comunista e Alberto Togni attualmente civilista e responsabile della recente campagna contro lo “Stato ficcanaso”.