
Il portale di lingua tedesca critica il tono polemico e la postura “didascalica”, che si percepisce nella risposta del Governo ticinese, in particolare nel preambolo, mediante il quale il Consiglio di Stato si degna ricordare all’interrogante che la Costituzione della Confederazione Svizzera garantisce dei diritti fondamentali e democratici. Scrive il portale: «Superfluo e poco decente nei confronti del Parlamento è anche il tono magistrale, nel quale il Consiglio di Stato chiama l’attenzione alle libertà fondamentali garantite nella Costituzione federale. Questo ammonimento penetrante, elencando una per una le libertà di credo e coscienza, libertà d’opinione e informazione, libertà di riunione e associazione e altre, serve ovviamente per creare l’apparenza che l’interrogante si trovi in un qualsiasi contrasto con i diritti fondamentali della democrazia, e si rivela pertanto essere una tentativo polemico per delegittimare l’intervenzione parlamentare da parte comunista».