Il prossimo sindaco di Lugano sarà comunista?

Edoardo Cappelletti

Una provocazione? Forse! Sta di fatto che fra i candidati all’esecutivo del polo economico del Canton Ticino vi sarà anche un comunista e non sarà una semplice candidatura di bandiera: il giovane Edoardo Cappelletti, coordinatore della sezione luganese del Partito Comunista (PC), correrà infatti su una lista di unità a sinistra con il Partito Socialista (PS) che potenzialmente potrebbe riuscire a conquistare anche due seggi nel governo comunale della città sottocenerina. Un impresa dura anzitutto perché il liberale Giorgio Giudici, “re” di Lugano, sindaco ininterrottamente dal 1984 e membro della loggia massonica “Il Dovere”, ha deciso di sollecitare un nuovo mandato, in secondo luogo perché la destra populista presenta il Consigliere di Stato Marco Borradori, attuale ministro cantonale del territorio e membro della Lega dei Ticinesi.

L’unità della sinistra

Inizialmente scartato dalla “commissione cerca” del PS capeggiata dall’ex-leader trozkista Martino Rossi, il giovane Cappelletti è poi stato riammesso dalla base socialista luganese, convinta dal sindacalista Raoul Ghisletta a dare un segnale unitario. Rossi era disposto a offrire uno spazio ai candidati comunisti come semplici “ospiti” nella lista per il consiglio comunale, escludendoli però dalla lista di governo, dove Cappelletti potrebbe emergere come unico candidato giovane e rappresentate di una sinistra combattiva che nella Lugano della Piazza finanziaria è stata finora spesso oscurata. D’altronde si è capito che il nuovo corso in atto nel PC condiziona l’unità della sinistra con degli spazi adeguati e mai “a rimorchio” per i propri esponenti: così nella capitale del cantone, Bellinzona, il segretario del PC Massimiliano Ay risulta primo subentrante in Municipio e a Locarno erano ben due, Simone Romeo e Nicolas Fransioli, i candidati comunisti all’esecutivo.

Qualche screzio è rimasto

Ma nonostante l’assemblea socialista abbia risposto positivamente all’appello dei comunisti di candidare Edoardo Cappelletti sia per il Municipio che per il Consiglio comunale della città sul Ceresio, qualche screzio fra le due formazioni rimane. “Com’è naturale che sia” – spiegano i diretti interessati: poiché fra PC e PS non v’è stata una fusione, ma si è semplicemente costruita un’unità di intenti in vista delle elezioni, mantenendo quindi un dibattito ampio. Un esempio è quello sul ruolo di Patrizia Pesenti, altra candidata socialista al Municipio, che agisce con i vertici del padronato e del Partito Liberale Radicale (PLR) in un gruppo di lavoro chiamato “Area” commissionato dalla direzione delle FFS per smantellare il sito industriale delle Officine. Situazione, questa, che evidentemente non è stata digerita né dagli operai guidati da Gianni Frizzo, né dal candidato Edoardo Cappelletti che – solidarizzando con le maestranze – ha chiesto alla collega di lista di abbandonare subito il gruppo di lavoro accusato da più parti di speculazione edilizia.

Rivendicazioni concrete e pragmatiche

Quello che il candidato comunista al Municipio di Lugano presenta è un programma chiaramente di sinistra, ma in nessun modo utopico o velleitario, al contrario spicca il senso pratico e la coerenza delle proposte. Edoardo Cappelletti d’altronde ha i piedi ben piantati sul territorio: svolgendo anche volontariamente l’incarico di sindacalista studentesco nei licei luganesi conosce bene la realtà giovanile della città e soprattutto dimostra un’attenzione particolare per chi abita nei comuni periferici ora aggregati a Lugano. Nel concreto i comunisti luganesi rivendicano spazi giovanili di aggregazione, l’estensione e la migliore accessibilità al trasporto pubblico e il potenziamento degli asili nido.

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