Lo scorso sabato 22 giugno 2024 si è tenuta a Losanna una manifestazione organizzata dal Partito Operaio Popolare vodese contro l’avvicinamento della Confederazione alla NATO e per una Svizzera libera, sovrana e non allineata. Manifestazione a cui hanno aderito, oltre ai comunisti del POP e del Partito Comunista, varie associazioni e collettivi, come l’Associazione Svizzera-Cuba, BDS Losanna, o il “Collective Sud Global”, e che ha visto sfilare per le vie del centro storico di Losanna circa duecento persone.
Parola d’ordine: “No alla NATO”
Durante il corteo e nei discorsi finali tenutisi in Place de la Riponne sono stati denunciati i numerosi crimini dell’imperialismo nordamericano, il suo ruolo nefasto per la pace globale, e soprattutto si sono denunciati i legami e le collaborazione tra la Svizzera e la NATO, come nel caso dell’acquisto dei caccia statunitensi F-35, controllabili perfettamente a distanza dagli Stati Uniti (altro che sovranità e indipendenza!), dell’adesione a SkyShield, progetto NATO di difesa area esplicitamente ostile alla Russia, o della recente apertura a Ginevra di un “ufficio di contatto” della NATO in Svizzera, proprio – ironicamente diciamo noi – presso la “Maison de la Paix”. Si è anche chiesto di non aderire alle sanzioni atlantiche che minano profondamente la nostra neutralità e il nostro ruolo quale mediatore nei conflitti. Non solo si è parlato di Svizzera e NATO, ma anche del ruolo nefasto dell’imperialismo statunitense sia nell’attuale conflitto isreaelo-palestinese, con gli Stati Uniti quale principale alleato civico-militare di Isreale, sia nei confronti di Cuba, con l’ulteriore aggravamento del criminale embargo. Sono state anche evidenziate le responsabilità occidentali nel contesto dei conflitti armati nella Repubblica Democratica del Congo. In poche parole, i presenti hanno chiesto la fine delle politiche imperialiste atlantiche che minano profondamente la pace nel mondo.
Il Partito Comunista contro l’erosione della neutralità svizzera
Come anticipato, era presente pure alla manifestazione il Partito Comunista, che, tramite un breve discorso del neocastellano Noah Müller, ha ribadito da una parte l’importanza del difendere la nostra neutralità, “poiché senza neutralità non c’è sovranità nazionale, senza sovranità nazionale non c’è sovranità popolare, e senza sovranità popolare non ci sono i diritti sociali”; dall’altra ha illustrato come la neutralità possa essere utile per permettere una mediazione nei conflitti, sempre più accesi a causa della crescente tensione geopolitica. Infine Noah Müller ha concluso con la richiesta, rivolta al governo svizzero, di riconoscere finalmente la Palestina come Stato.
È stata una giornata importante a Losanna, in cui si sono visti i comunisti e le storiche associazioni per la solidarietà internazionale marciare uniti in nome di una Svizzera non allineata, neutrale e indipendente.