L’eroico catenaccio del Marocco elimina la Spagna. Francia e Brasile primeggiano, il Portogallo trova una nuova generazione di campioni

Gli ottavi di finale hanno visto gli olandesi regolare 3 a 1 gli statunitensi, gli argentini imporsi 2 a 1 sugli australiani con anche un gol di Messi, che ogni volta che sigla una rete, fatto di per sé non imprevedibile, pare mediaticamente che ci sia stata una apparizione miracolosa, rasentando di molto il ridicolo, i francesi hanno dimostrato di essere nettamente superiori a tutti, con Griezmann in regia, Giroud che una rete la fa sempre e Mbappé, vero fenomeno, primo ventitreenne con nove reti ai mondiali, quattro nel 2018 e già cinque con la doppietta del 3 a 1 ai polacchi in questa edizione. I senegalesi hanno attaccato a testa bassa, ma poco a poco si sono spenti finendo sconfitti per 3 a 0 dagli inglesi, un risultato fin troppo largo. I bolsonaristi auriverdi hanno regolato con un perentorio 4 a 1 i sudcoreani, un risultato che oltrepassa la pur evidente superiorità brasiliana, il Giappone ha tenuto sulla corda la Croazia dopo l’1 a 1 dei tempi regolamentari e il nulla di fatto dei supplementari, poi ai rigori le parate di Livakovic hanno azzerato le speranze degli orientali.

La spocchia presuntuosamente arrogante di Cristiano Ronaldo lo rende oramai insopportabile a chiunque, pure i compagni della nazionale non lo sopportano più e trovano totalmente assurdo che la squadra debba essere messa al servizio della sua miserevole vanità. Avendo poi Cristiano Ronaldo platealmente mandato a quel paese in mondovisione l’allenatore Fernando Santos per averlo sostituito nei minuti finali dell’incontro coi sudcoreani, pure i tifosi portoghesi hanno deciso di scaricare il loro idolo, tanto che un sondaggio del quotidiano sportivo lusitano “A Bola” ha decretato che il 70% dei portoghesi pretende che se ne stia seduto in panchina. Così nello scontro diretto con gli elvetici che vale i quarti di finale il tre volte pallone d’oro e campione insuperato di egocentrismo autoreferenziale deve sorridere di malavoglia di fronte al ventunenne Gonçalo Ramos, capace di giocare al suo posto e siglare una tripletta in settanta minuti, dopo che aveva segnato una rete nella mezz’ora giocata al debutto in nazionale nell’amichevole premondiale, le altre due presenze mondiali son meno di un quarto d’ora complessivo concesso dal celebrato Ronaldo che come media – reti anche se ne ha realizzate 118, è a meno della metà del ragazzo del Benfica. Meglio ancora nella notte qatarina ha fatto il ventitreenne milanista Rafael Leão, con undici presenze di pochissimi minuti prima del mondiale e pur presente in tutte le quattro partite di questa edizione non ha giocato in totale novanta minuti, addirittura con gli elvetici solo cinque, eppure è riuscito a realizzare una rete, l’ultima della serata, per un 6 a 1 che punisce duramente gli evanescenti rossocrociati, in più Leão, avendo segnato ai ghanesi il gol della vittoria in apertura del torneo, è già a quota due realizzazioni.

I portoghesi ai quarti non incontreranno gli spagnoli, perché in modo del tutto imprevedibile son stati eliminati dai marocchini. Il Marocco dell’allenatore Walid Regragui ha messo in campo un catenaccio degno del miglior Milan di Nereo Rocco, davvero strepitoso, con quattro o cinque difensori sempre dentro l’aerea di rigore pronti a buttare fuori il pallone, sparacchiandolo ovunque, purché lontano dalla porta del pur bravissimo Yassine Bounou detto Bono, poi fuori dall’area due o tre giocatori corrono a involarsi sulle fasce e al centro in rapidissimi contropiedi. Non sarà un caso che il Marocco di Walid Regragui abbia subito al momento una sola rete in tutto il mondiale. Con gli spagnoli i marocchini hanno rinunciato al possesso palla, hanno contenuto gli inconcludenti assalti iberici e hanno portato a casa alla fine, dopo lo 0 a 0 dei tempi regolamentari e supplementari, un 3 a 0 ai rigori che ha il sapore della storia, tornado l’Africa ai quarti di un mondiale dopo il Camerun di Italia ’90, il Senegal a Corea – Giappone 2002 e il Ghana a Sudafrica 2010.

Mentre il presidente cinese Xi Jinping visiterà l’Arabia Saudita e altre nazioni del golfo Persico, a dimostrazione che la collocazione geopolitica delle nazioni della penisola arabica sta passando dal fronte della NATO a quello eurasiatico e multipolare promosso da cinesi e russi, si disputeranno i quarti del mondiale tra Argentina – Olanda, Francia – Inghilterra, Brasile – Croazia e Marocco – Portogallo, azzardare pronostici non è consigliato, come ricordava il grande Gianni Brera, l’incedere dalla palla sui fili d’erba dei campi di gioco è molto più imprevedibile di una previsione meteorologica.

Davide Rossi

Davide Rossi, di formazione storico, è insegnante e giornalista. A Milano dirige il Centro Studi “Anna Seghers” ed è membro della Foreign Press Association Milan.