In Qatar, i sauditi battono gli argentini e i giapponesi piegano i tedeschi

Le emittenti televisive occidentali boicottano la cerimonia di inaugurazione, forse perché in apertura si recita il Corano, il mondiale, giunto al compimento della prima partita per tutte le partecipanti, è tutto un agitarsi – almeno sulle pagine dei quotidiani occidentali – per la sorte dei cani randagi, dei cammelli che disturbano il sonno dei calciatori inglesi, che battono comunque gli iraniani, i quali non si capisce se boicottino davvero il loro stesso paese arzigogolando in distinzioni poco credibili tra governo e popolo, visto che il primo è espressione del libero consenso del secondo. Intanto i tifosi ecuadoriani, vinta facilmente la partita d’apertura contro i padroni di casa qatarioti, più modesti del previsto, tirano la volata alla congrega dei lamentosi quando scoprono che gli alcolici non sono in vendita negli stadi! Gli occidentali strombazzano per i diritti civili, ma oramai non contano neppure più nella cartellonistica pubblicitaria degli stadi del mondiale, i due sponsor più importanti sono cinesi, gli elettrodomestici Hisense e la multinazionale del turismo Wanda, Coca Cola e Adidas, che resistono, mettono a loro modo una certa tristezza tutta vintage. Alla fine appare chiaro che tutto questo risentimento verso i qatarioti e il mondo arabo da parte del declinante Occidente nasca da un fatto molto semplice, i diritti di donne e lavoratori, come di LGBTQ+, son solo un pretesto, il fatto è che gli stati arabi si stanno disallineando dal fronte occidentale, non si prestano più a cacciar milioni di petrodollari per le guerre assurde della NATO e per l’addestramento di fanatici terroristi e il democratico Occidente ne è molto risentito.

Così, mentre la Francia dà spettacolo con un calcio giocato tutto di prima e quasi ad occhi chiusi in cui gli assenti Pogba, Kanté e Benzema non si lasciano rimpiangere, viste le meraviglie di Griezmann, Giroud e Mbappé, l’Argentina, da anni incartata ai Mondiali negli amletici rodii interiori di Messi, pur presentandosi con le solite velleità, certo fin troppo generose, sprofonda e perde sonoramente 2 a 1 all’esordio nella competizione con i sauditi, che per altro hanno gremito festosi le tribune dello stadio, potendovi arrivare comodamente in torpedone da casa e vivendo una giornata certo calcisticamente storica, come sottolineato anche dal canale televisivo Al-Ekhbariya. Proprio i sauditi hanno siglato in questi giorni diversi accordi con società sudcoreane per un valore complessivo di trenta miliardi di dollari, nei settori dell’industria, della difesa e delle infrastrutture, il tutto ripagato con moneta sonante di gas e petrolio, insomma i sauditi possono permettersi senza troppe preoccupazioni i venticinque milioni di sterline che regalano ogni anno a Leo Messi quale volto del programma turistico Visit Saudi Arabia. In ogni caso anche i qatarioti non stanno a guardare solo le partite di calcio, la cinese SINOPEC si è assicurata il gas naturale liquefatto del Qatar per i prossimi ventisette anni, con un contratto stratosferico con Qatar Energy – altro sponsor sempre presente nella cartellonistica degli stadi – con buona pace dell’Unione Europea, rimasta surclassata con la sua richiesta di prezzi al ribasso, come dire, chi di libero mercato ferisce, alla fine di libero mercato perisce.

Embolo ha assicurato alla Svizzera la vittoria contro il Camerun.

Sul campo intanto l’Olanda rappezza una vittoria nei minuti finali contro i senegalesi in una partita del tutto equilibrata, gli statunitensi si dividono la posta con i gallesi, di ritorno ai mondiali dopo la sola apparizione del 1958, pareggio anche per i messicani che non riescono ad aver ragione dei polacchi, sbiaditi come sempre e con un rigore sprecato dal pur sempre bravo Lewandowski.

Una Spagna spumeggiante travolge 7 a 0 i costaricani, i tedeschi molto preoccupati per i diritti civili finiscono travolti 2 a 1 dai giapponesi, i marocchini impattano 0 a 0 con i croati, stesso risultato a reti inviolate tra tunisini e danesi, il Belgio supera di misura un bel Canada che non meritava la sconfitta, Embolo mette al sicuro tre punti per la Svizzera davanti al Camerun, portando momentaneamente in vetta al girone i rossocrociati, al pari dei bolsonaristi auriverdi, quasi tutti infatti hanno rilasciato dichiarazioni contro Lula a partire da Neymar, insomma la lotta di classe dei privilegiati contro il resto della società, impostisi sui serbi con una doppietta di Richarlison, di cui uno in mezza rovesciata. Cristiano Ronaldo segna grazie a un dubbio rigore contro i ghanesi e diventa il primo calciatore a realizzare almeno una rete in cinque mondiali differenti, ma l’immeritato 3 a 2 finale è raggiunto grazie al milanista Rafa Leão alla sua prima rete in nazionale, anche questa volta schierato inspiegabilmente solo nell’ultimo quarto d’ora dall’allenatore Santos. Nello stesso girone urugagi e sudcoreani si spartiscono un punticino, mostrando tuttavia meno qualità di quanto ci si potesse aspettare.

Si chiude dunque il primo quarto del mondiale, sedici partite che hanno visto più realizzazioni del solito, ben quarantuno, ma per molti aspetti un livello generale più modesto rispetto al 2018.

Davide Rossi

Davide Rossi, di formazione storico, è insegnante e giornalista. A Milano dirige il Centro Studi “Anna Seghers” ed è membro della Foreign Press Association Milan.