La seconda partita per tutte le nazionali è stata foriera di uno straordinario equilibrio tra le partecipanti, che hanno rimandato salvo rarissimi casi i verdetti al terzo e ultimo incontro. Solo nel gruppo A la modestia dei padroni di casa qatarioti li vede soccombere anche con il Senegal e lasciare per primi la competizione, così come un pareggio con l’Ecuador basta anzitempo a promuovere gli olandesi. Nel gruppo B inglesi e statunitensi chiudono 0 a 0, come parrebbero anche gallesi e iraniani, se non che questi ultimi infilano una doppietta con reti al 98’ e al 100’, portando a casa tre punti e lasciando del tutto aperto l’esito del girone, come per il gruppo C che ha visto un duplice 2 a 0, degli argentini sui messicani e dei polacchi sui sauditi. Nel gruppo D promossi i francesi vincitori sui danesi, i quali in ragione della vittoria australiana sui tunisini restano comunque in gioco per il passaggio del turno. Nel gruppo E i costaricani piegano 1 a 0 i nipponici, mentre i tedeschi impattano con gli spagnoli a pochi minuti dalla fine dell’incontro. Nel gruppo F perentoria vittoria 2 a 0 del Marocco sul Belgio e 4 a 1 dei croati che eliminano i pur volonterosi canadesi, in ogni caso capaci di segnare con il difensore del Bayern Davies la prima rete della loro storia mondiale. Nel gruppo G la muraglia elvetica crolla davanti al Brasile solo all’83’, garantendo il passaggio anticipato ai verde-oro, mentre i serbi in vantaggio 3 a 1 sui camerunesi, si fanno riacchiappare per il finale 3 a 3, per gli africani, oltre al captano Aboubakar a segno il francese Castelletto e il tedesco Choupo-Moting, esempio di come molti giovani oggi preferiscano indossare la maglia della nazione d’origine rispetto a quella ospitante. Infine nel gruppo H i ghanesi prima si portano sul 2 a 0 con i coreani, poi vengono recuperati da una doppietta di Cho, per chiudere 3 a 2 con Kudus, stella appena ventiduenne dell’Ajax, promossi in anticipo anche i portoghesi che hanno superato con una doppietta di Fernandes gli uruguagi.
Nel frattempo, un attore israeliano fingendosi giornalista provoca i tifosi musulmani di Africa e Asia con domande sulla Palestina; gli Stati Uniti modificano la bandiera iraniana sui social e dovrebbero essere squalificati. La stampa tedesca spiega con la solita solerzia, anche se è lecito dubitare, che in Germania le televisioni son spente e le birrerie vuote perché in omaggio agli imperativi sui diritti civili dell’Unione Europea il popolo tedesco è fiero di boicottare i mondiali, non per la modestia della nazionale, che infatti per il secondo mondiale di fila, mai successo prima, esce al primo turno. L’uscita immediata dei tedeschi aveva infatti prima di queste ultime due edizioni un solo precedente, la vittoria elvetica con il “catenaccio” inventato dall’allenatore Rappan contro i nazisti nel 1938 in Francia.
Le terze partite ci danno un quadro completo e molto più mondiale che in passato, con formazioni di tutti i continenti approdate agli ottavi, come detto, dopo due incontri solo Portogallo, Brasile, Francia e Olanda risultavano promosse e solo Qatar e Canada eliminate. Ora sappiamo che una semifinalista uscirà dai due ottavi e dal successivo quarto tra Olanda-Stati Uniti e Argentina-Australia, che ha regolato una modesta Danimarca. Gli Stati Uniti alla fine si sono imposti in una partita brutta e immeritata contro gli iraniani, che hanno anche avuto un paio di occasioni in cui è stato ingiustamente negato loro il rigore.
Altri due ottavi che vedranno le vincenti scontrarsi ai quarti sono Giappone-Croazia e Sudcorea-Brasile, i nipponici, battendo i sornioni spagnoli che han preferito finire con il Marocco, sono arrivati primi nel loro girone, ai croati è bastato un modesto 0 a 0 per mandare a casa i belgi, sbiaditi e litigiosi, al punto da non parlarsi neppure, oltre a tirarsi dietro quel che capitava loro a portata di mano negli spogliatoi, pure la Sudcorea vince inaspettatamente con gli altri iberici, quelli lusitani, che tanto restano primi del girone in ragione della duplice vittoria maturata nelle prime due giornate, anche i verde-oro per altro hanno perso di misura 1 a 0 con i camerunensi nell’ultima partita. Dall’altra parte del tabellone Spagna-Marocco, africani attenti e veloci, e Portogallo-Svizzera, con gli elvetici che hanno regolato i serbi con un 3 a 2 tutto spigolosità e animosità, daranno anche loro un quarto e una semifinalista.
L’ultima semifinalista sortirà dal quarto che vedrà contrapposte le vincenti di Inghilterra-Senegal, impostasi sull’Ecuador in quello che è stato a tutti gli effetti uno spareggio e Francia-Polonia, sconfitte nel terzo incontro, i transalpini da una combattiva e caparbia Tunisia, i polacchi da un Argentina in cerca di punti per non essere eliminata. A dieci europee si aggiungono le africane Senegal e Marocco, quattro anni fa neppure una, le asiatiche Giappone e Sudcorea, per l’Oceania l’Australia, nonché Stati Uniti, Brasile e Argentina per tutto il continente americano. Se il livello del gioco è certamente più modesto rispetto all’edizione russa di quattro anni fa, è indubbio che vi è un maggiore equilibrio tra le nazionali di tutto il pianeta con un rinnovo della metà delle squadre ammesse agli ottavi.