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Solidarietà a tutto campo a Magliaso: America latina e Siria unite contro la guerra!

Contro la disinformazione dei media mainstream che diffondono vere e proprie fake news contro tutti i paesi che difendono la propria sovranità rispetto ai diktat degli Stati Uniti e dell’Unione Europea. E’ stato questo il filo conduttore di una importante serata organizzata ieri dall’Associazione Svizzera-Cuba a Magliaso alla presenza dei rappresentanti diplomatici di Cuba, Venezuela e Siria. Moderati dal coordinatore dell’Associazione Svizzera-Cuba Federico Jauch, gli ospiti hanno affrontato la situazione dei rispettivi paesi.

Un pubblico numeroso ha riempito la sala multiuso della Casa Comunale di Magliaso e ha potuto informarsi da fonti di prima mano sulla situazione reale in cui versano i tre paesi indicati che da anni subiscono continue aggressioni da parte dell’imperialismo nordamericano e dai suoi complici occidentali. Fra il pubblico erano presenti anche esponenti dell’Associazione Svizzera-Palestina come Gaddo Melani, la presidente dell’Associazione ALBA SUIZA Ximena Calanchina, il deputato del Partito Comunista Massimiliano Ay e il coordinatore del Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA) Zeno Casella.

Il governo cubano era rappresentato sia dall’ambasciatore presso la Confederazione Manuel Aguilera de la Paz, sia da quello presso l’ONU a Ginevra Pedro Pedroso e hanno chiarito il forte impegno internazionalista della Rivoluzione iniziata da Fidel Castro, la serietà con cui l’Isola si impegna nel rispetto del diritto internazionale quando altri paesi ritenuti democratici lo umiliano, e le attuali novità relativa alla riforma costituzionale che migliora la partecipazione democratica e le provocazione dell’amministrazione nordamericana che stanno rendendo difficili le aperture dell’ultima fase della presidenza di Barak Obama. A fare le veci dell’ambasciatore venezuelano César Mendez, che ha dovuto recarsi a Caracas, era la sua assistente che ha ribadito la strategia dell’unione civico-militare in difesa della Rivoluzione bolivariana e il fatto che il governo di Nicolas Maduro è pronto con il sostegno della ampie fasce popolari a continuare la costruzione del socialismo.

Il grande merito degli organizzatori è stato quello di unire due paesi latinoamericani verso i quali in Ticino esiste un movimento di solidarietà relativamente ampio e di lunga data, Cuba e Venezuela appunto, con uno dei paesi oggi più denigrati, come la Siria del presidente Bashar Al-Assad.Dipinto dai media come un tiranno, egli in realtà ha saputo non solo modernizzare l’economia ma anche a rinsaldare l’unità nazionale di un Paese dal forte stato sociale e che, proprio per la sua ostinazione a non concedere le risorse siriane alle multinazionali occidentali, dal 2011 subisce una guerra sporca da parte dell’imperialismo occidentale e dal sionismo.

L’ambasciatore siriano Hossam Eddin Ala, rappresentante della Repubblica Araba di Siria presso l’ONU di Ginevra, ha in particolare chiarito la strategia degli Stati Uniti relativa all’utilizzo di terroristi per destabilizzare il suo Paese e il suo carattere laico e multietnico e ha tracciato un paragone con quanto avviene anche in America latina per quei paesi che sull’esempio della Rivoluzione cubana e di quella bolivariana in Venezuela tentano di sottrarsi dal giogo neo-coloniale di Washington.

Al termine della serata, prima di una cena con specialità siriane e palestinesi, l’Associazione Svizzera-Cuba ha donato Fr. 5’000.- come gesto di solidarietà alla ricostruzione del sistema sanitario nazionale siriano, in particolare un ospedale governativo. Inutile dire che, per quanto vi fossero ben tre ambasciatori presenti, nessun giornalista delle testate ticinesi abbia ritenuto utile parteciparvi…