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Lo Stato contro Fritz Bauer

Germania 1957. Il procuratore generale Fritz Buer, di origini ebree, una volta ritornato in patria dopo il suo esilio in Danimarca si lancia in una dura lotta nel tentativo di portare in tribunale gli autori dei crimini perpetrati durante il Terzo Reich. Una volta scoperto che Adolf Eichmann, un ex ufficiale delle SS fra gli organizzatori delle deportazioni di massa, sembrerebbe essere rifugiatosi in Argentina, Bauer si mette all’opera per arrestarlo. L’impresa tuttavia si rivela molto più ardua del previsto in quanto il governo della Repubblica Federale Tedesca, oltre ad avere lasciato ai loro posti molti sostenitori del vecchio regime, sembra essere interessato unicamente a censurare il passato per concentrarsi sulla Guerra Fredda in atto.

E infatti Bauer, interpretato da un ottimo Burghart Klaussner si ritroverà isolato dai suoi colleghi, eccetto per un imprevisto alleato, con cui condivide l’omosessualità – ancora illegale a causa dei decreti emanati dai nazisti e mai revocati dal nuovo governo – che verrà sfruttata dai servizi segreti per tentare di fermare la caccia del procuratore.

Un film tutto sommato riuscito che si inserisce in quel filone di indagine sulla realtà tedesca nell’ immediato dopoguerra, colpita da un’epurazione imperfetta e che non trascura il ruolo giocato dagli USA nel nascondere personaggi chiave delle vicende avvenute durante il secondo conflitto mondiale.

Alberto Togni

Alberto Togni (1994) è membro della Direzione del Partito Comunista (Svizzera) e consigliere comunale a Gordola. In passato ha ricoperto ruoli nel Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA).