Manifestazioni del fronte sandinista
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Una brigata di solidarietà svizzera torna in Nicaragua: come negli anni ’80 al fianco di Sandino!

Saranno circa una cinquantina le persone, membri di associazioni, sindacati e ONG amiche del Nicaragua che formeranno la Brigata di solidarietà che sarà nel paese centro-americano simbolo della Rivoluzione sandinista dal 18 al 28 luglio prossimo per rendere omaggio ai cooperanti internazionalisti elvetici ed europei assassinati 30 anni fa dalle forze filo-statunitensi.

Zimbabwe, 1986: Ortega, Gheddafi e Castro. Tre leader della sinistra anti-imperialista.
Zimbabwe, 1986: Ortega, Gheddafi e Castro. Tre leader della sinistra anti-imperialista.

I partecipanti all’evento, molti dei quali hanno vissuto l’esperienza sandinista negli anni ’80, vogliono anche ricordare le migliaia di vittime nicaraguensi cadute nel corso della guerra di aggressione di cui il Paese guidato dal presidente Daniel Ortega è stato vittima. Bisogna infatti sapere a seguito della vittoria popolare che rovesciò la dittatura del clan Somoza il 19 luglio 1979, il Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale (FSLN) lanciò una politica di ricostruzione nazionale che venne però osteggiata dal governo statunitense. L’aggressione imperialista provocò oltre 40’000 vittime e perdite finanziarie per il Nicaragua ammontanti a 17 miliardi di dollari. Si sviluppò allora una intensa azione di solidarietà internazionalista e anti-imperialista con migliaia di cooperanti organizzati in brigate dal mondo intero: centinaia fra loro erano gli internazionalisti svizzeri.

L'agronomo svizzero Demierre rifiutò il servizio militare e partì ad aiutare la Rivoluzione in Nicaragua
Maurice Demierre rifiutò il servizio militare e partì ad aiutare la Rivoluzione in Nicaragua

Un omaggio particolare sarà naturalmente reso ai 16 morti della cooperativa sostenuta dalla solidarietà svizzera di Yale, situata nella regione di La Dalia – Matagalpa, distrutta il 31 maggio 1986 dalla contras, i ribelli contro-rivoluzionari armati da Washington. Ma un momento particolare avverrà il 22 luglio a Somotillo quando si commemorerà l’agronomo e cooperante di Friborgo Maurice Damierre, brutalmente ucciso nel febbraio 1986, la cui storia oltre che dal nostro portale (vedi questo articolo del 2012) è stata peraltro raccontata dal film di Stéphane Goël proiettato anni fa al Festival del film di Locarno con il titolo “Qué viva Mauricio Damierre”. Non si mancherà tuttavia di ricordare anche l’altro svizzero assassinato in quegli anni: Yvan Leyvraz.

Ma oltre alle commemorazioni sarà importante per la delegazione conoscere la realtà attuale del Paese: dopo che la Rivoluzione venne sconfitta elettoralmente a inizio anni ’90 grazie dalla strategia della tensione, vi furono infatti lunghi anni di restaurazione neo-liberale che rovinarono gran parte dei progetti sociali del decennio precedente. Tuttavia ora che la sinistra patriottica del FSLN è tornata al governo si tratta di rinnovare i metodi della solidarietà e rilanciare un modello di nuova cooperazione.