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Effetto Colonia

Lungi dell’ignorare i problemi legati al sessismo e alla discriminazione contro le donne presenti nella nostra società, vorrei spendere qualche riga per parlare delle ripercussioni causate dai fattacci di Colonia.
Le molestie e gli abusi sessuali, che hanno avuto luogo a cavallo del nuovo anno nei pressi della stazione ferroviaria della cittadina tedesca sul Reno, sono stati strumentalizzati da movimenti di estrema destra neo-nazisti e xenofobi. Durante il fine settimana, sempre a Colonia, si è svolta una manifestazione organizzata da PEGIDA nella quale veniva contestata la politica d’asilo promossa dal governo tedesco. All’interno del corteo erano presenti all’incirca 800 ‘hooligans’ legati agli ambienti neo-nazisti; non sorprendono dunque i lanci di petardi e bottiglie verso gli agenti che hanno spinto le autorità a intervenire con l’uso della forza per sedare le violenze e disperdere l’assembramento. Questi individui sono scesi in strada facendosi garanti della difesa delle donne, ma le associazioni femministe dove erano? Esse non erano presenti nel corteo di PEGIDA, ma bensì si sono radunate nella piazza antistante il Duomo di Colonia per protestare contro gli abusi sulle donne e contro la strumentalizzazione degli eventi di capodanno.
Sfortunatamente questo importante dettaglio non è stato preso in considerazione da esponenti della politica ticinese – quali il Gran Consigliere leghista Massimiliano Robbiani – che hanno legittimato la protesta di PEGIDA definendola “volontà dei cittadini”.
Questa onda d’odio, espansasi a macchia d’olio, ha reso i suoi frutti (marci) nella giornata di domenica. Diversi gruppuscoli di estrema destra hanno inscenato una vera e propria ‘caccia allo straniero’ per le vie di Colonia. Venti persone hanno aggredito sei pachistani, due dei quali hanno necessitato cure ambulatorie. Un altro gruppo, composto da dieci persone, ha poi aggredito un cittadino siriano, il quale ha riportato gravi ferite.
Nella giornata di lunedì si è invece tenuta a Lipsia una manifestazione a favore della tolleranza e contro la politica violenta promossa da PEGIDA e dai movimenti ad essa affiliati. Contemporaneamente centinaia di neo-nazisti si sono riversati sulle vie del quartiere di Connewitz infrangendo vetrine e dando alle fiamme cassonetti dell’immondizia.
Ogni notizia negativa sull’operato di un cittadino straniero viene sfruttata dai partiti borghesi, xenofobi e di estrema destra per le loro campagne populiste. L’unica loro intenzione è quella di diffondere il panico. Ne è chiaro esempio il numero di vendite di spray al peperoncino registrato durante le ultime due settimane. Lo spauracchio nei confronti dei migranti ha causato l’esaurimento dell’articolo da autodifesa in tutta la città di Colonia.
Per il 3 febbraio è stata indetta a Basilea una manifestazione organizzata da ‘PEDIGA Svizzera’. Tutti i patrioti vengono invitati a recarsi a Basilea quel mercoledì pomeriggio, ma sulla pagina dell’evento già si moltiplicano gli interventi xenofobi e di estremisti di destra. Di contro vi sarà un assembramento organizzato da chi ha capito quali correnti politiche si nascondono dietro a PEGIDA e che non si lascia strumentalizzare da chi, facendo leva su sentimenti xenofobi e razzisti, vuole guadagnare consensi fra i cittadini.

Marin Mikelin

1 Comment

  1. Disgustoso vedere una persona di sinistra (che dovrebbe avere a cuore, e dovrebbe battersi per i diritti umani, da chiunque vengano calpestati, immigrati inclusi) anziche’ condannare le aggressioni e gli stupri, che non sono successi solo a Colonia, ma pure in diverse altre citta’ tedesche, quindi non casi isolati, ma veri e propri attacchi di massa organizzati, cerchi quasi di giustificare questi criminali, in nome di un multiculturalismo a qualsiasi costo! E dando del razzista e xenofobo a chiunque scenda in piazza a dimostrare la sua rabbia verso cio’ che e’ accaduto. E’ questo il ringraziamento che questi immigrati hanno per essere stati accolti? Purtroppo e’ la cultura che la maggioranza di queste persone hanno, non tutti, non si puo’ generalizzare, ma comunque e’ innegabile che hanno una cultura differente, basta vedere come sono trattati i diritti delle donne in generale nei paesi mediorientali e africani, rispetto all’occidente, per capire come mai queste cose succedono. E’ pure ovvio che dopo aver accolto oltre un milione di persone, (i rifugiati veri sono la minoranza, in quanto non arrivano solo dalla Siria, ma da altri paesi mediorientali e addirittura africani, sono quindi in maggioranza immigrati economici) in Germania, cosi’ come nel resto d’europa, non e’ sostenibile andare avanti ad accogliere senza limiti, ne’ controlli, in quanto non c’e’ gia’ lavoro per i giovani europei e senza contare i rischi d’infiltrazione terrorista, che esiste ed e’ realta’.

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