A livello cantonale vigono annose carenze in termini di edilizia scolastica: molti edifici sono sovraffollati e la fantascienza di alcuni di essi potrebbe addirittura rappresentare un pericolo per chi li frequenza. Lo afferma con un opuscolo diffuso ai media il Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA) che questa mattina ha presentato il suo progetto: “#pattoscuola” (che potete scaricare in PDF) chiedendo di “dare vita, a tutti i gradi di formazione, ad un piano cantonale di pianificazione di nuove infrastrutture e di rinnovamenti di quelle attualmente operative”.
Il SISA per bocca del coordinatore Janosch Schnider ricorda “i casi più recenti di malaedilizia”, come la situazione del Centro Professionale Commerciale (CPC) di Chiasso (su cui anche Sinistra.ch aveva riferito: leggi), in cui gli allievi devono convivere con un cantiere. Oppure ancora l’Istituto Cantonale di Economia e Commercio (ICEC/SCC) concepito originariamente come caserma militare che non riesce più a contenere gli studenti, i quali fanno lezione in baracche prefabbricate. Una situazioni simile vige però anche per il Centro Scolastico Industrie Artistiche (CSIA) di Lugano – ricorda l’altro coordinatore sindacale, Francesco Vitali. Proprio dal CSIA, dieci anni fa, era partita l’avventura del SISA e proprio per protestare contro la mancanza di spazi e la mancanza di acqua corrente riscaldata. Lacune che ancora oggi fanno discutere: la sede del CSIA è palesemente inadatta, a partire dall’ubicazione in uno stabile privato concepito come supermercato e ora riciclato alla bell’e meglio come scuola.
Ma il SISA torna sul tema dell’edilizia scolastica anche approfittando della campagna elettorale per le elezioni comunali di Lugano del prossimo 14 aprile 2013. Negli scorsi giorni, infatti, il sindacato della Città, Giorgio Giudici (PLR), aveva lodato l’impegno del sindacato tramite Twitter: “Forza ragazzi, siete il nostro futuro” aveva scritto, suscitando l’interesse anche dei giornalisti (leggi). Il SISA non si aspettava questo elogio da parte di Giudici, ma ha apprezzato le parole del sindaco uscente, invitandolo però a passare ai fatti e a sottoscrivere appunto il “#pattoscuola” presentato pubblicamente quest’oggi. Un invito che viene rivolto anche all’altro contendente alla poltrone di sindaco: il leghista Marco Borradori.
Ma cosa chiede esattamente il “#pattoscuola“? In modo estremamente concreto gli studenti chiedono al sindaco del dopo 14 aprile di riconoscere “il disagio presente nella struttura scolastica che accoglie gli studenti medi e liceali”, cioè il Palazzo degli Studi in Viale Carlo Cattaneo in cui sono ospitate le scuole medie e il Liceo di Lugano 1. Oltre a ciò vanno prese in considerazione “le annose problematiche che gravano sul CSIA e su chi lo frequenta”. Su queste due basi il SISA chiede un impegno per fare pressione sulle autorità cantonali affinché si attuino iniziative tese a risolvere tali problemi.
E mentre si attende se Giudici e Borradori vorranno impegnarsi di fronte agli studenti, il sindacato comunica che il primo firmatario del “#pattoscuola” è un altro candidato al Municipio e al Consiglio comunale di Lugano. Si tratta di Edoardo Cappelletti (PC) che oltre a candidarsi è pure studente all’ultimo anno presso il Liceo 1 di Viale Cattaneo, dove durante l’anno scolastico svolge anche la funzione di sindacalista SISA. Ecco insomma che anche gli studenti hanno il loro candidato di punta alla carica più ambita della capitale finanziaria del Cantone, un candidato che tocca con mano i problemi della scuola ticinese e dei giovani che le frequentano.
[…] e a favore della scuola pubblica, come Sinistra.ch aveva già riferito in questo articolo: link. Quest’anno gli studenti hanno pure gestito una bancarella informativa in piazza assieme ad altre […]