Stiria: una storia di successo per i comunisti austriaci

Si sono svolte con un particolare successo per i comunisti austriaci le elezioni municipali della regione della Stiria (Steiermark). Il Partito Comunista di Austria (KPÖ) è entrato in due nuovi legislativi comunali, ottenendo in generale pure più mandati rispetto alle elezioni amministrative del 2015. Non si trattava di una campagna elettorale facile: non solo a causa del blocco delle attività per tre mesi a causa della pandemia da Coronavirus, ma anche perché i seggi in alcuni legislativi comunali erano stati ridotti, di fatto aumentando il quorum necessario per potervi accedere. Il KPÖ non risulta invece essere stato penalizzato dalla diminuzione dei votanti: i comunisti non vengono insomma meno al loro dovere civico e non disertano le urne.

Una crescita generalizzata

Sensazionale, in particolare, il risultato a Trofaiach, dove il KPÖ con in testa la vice-sindaca Gabi Leitenbauer (nella foto) è riuscito ad eleggere 7 consiglieri comunali (con un aumento di 2 seggi rispetto alla precedente legislatura e raggiungendo il 21,5% dei consensi) e un posto aggiuntivo nell’esecutivo municipale . Il KPÖ si è comportato molto bene anche a Leoben, la seconda città più grande della Stiria, dove la lista comunista era tirata dal consigliere comunale Werner Murgg ed è riuscita a superare il 15%, aumentando da 3 a 5 i seggi nel legislativo cittadino e attestando il Partito Comunista quale terza forza politica più forte di Leoben. Crescita dall’11,7% al 13,4% anche Mürzzuschlag con tre consiglieri comunali rieletti guidati da Franz Rosenblattl. E anche a Bruck an der Mur i comunisti guadagnano un secondo mandato.

A Kapfenberg si confermano i due conisiglieri comunali uscenti. Meno bene a Knittelfeld, dove il KPÖ perde un seggio pur raggiungendo un più che dignitoso 13% e confermando la consigliera comunale Renate Pacher. Anna Skender risulta rieletta con altri due compagni di Partito nel consiglio comunale di Eisenerz con il 14,2% pur perdendo un seggio, comprensibile dopo la morte del veterano del KPÖ Karl Fluch che riusciva a catalizzare su di sé molti consensi.

A Rottenmann, il KPÖ entra per la prima volta nel consiglio cittadino con Johann Ploder, particolarmente impegnato nella lotta per gli ospedali di prossimità. Nella comunità di Santa Barbara a Murzal, formata nel 2015 dalla fusione di Mitterdorf, Wartberg e Veitsch, la KPÖ fa la sua prima comparsa nel consiglio comunale con Rudi Muri.

Una federazione ribelle

La regione dello Steiermark è una roccaforte del Partito Comunista di Austria, in particolar modo nella città di Graz dove dispone di ben 10 consiglieri comunali e 2 municipali, ma è anche quella più critica verso la linea ufficiale del KPÖ nazionale.

Nel 2006 aveva addirittura boicottato il Congresso Nazionale, optando per una politica autonoma rispetto al KPÖ centrale e decidendo di continuare a collaborare anche con la Gioventù Comunista d’Austria (KJÖ) che aveva invece rotto le relazioni col resto del Partito accusato di aver abbandonato il marxismo-leninismo e di aver deviato su una linea revisionista, di fatto ostaggio di forme idealistiche di “europeismo”.

Il KPÖ della Stiria, insomma, ha mantenuto una impostazione combattiva, scevra di influenze liberal e post-moderne, ostile all’UE e insistendo fin dal titolo del suo programma su un “socialismo rosso-bianco-rosso” (che richiama i colori della bandiera nazionale austriaca), consolidando un buon legame con il proprio territorio, con le associazioni di massa (ad esempio nell’ambito della tutela dei diritti degli inquilini) e con la classe lavoratrice, riuscendo a emergere molto bene nel tessuto regionale e comunale e sempre insistendo sul carattere di classe del Partito.