In Corea del Sud gli studenti vogliono conoscere Kim Jong Un

Il giornale sudcoreano “Jaju Sibo” ha informato lo scorso 17 maggio di una notizia – naturalmente non ripresa da nessun media occidentale – che solo pochi anni fa sarebbe sembrata impensabile: in Corea del Sud in effetti starebbe crescendo l’interesse per i propri “cugini” del Nord e in particolare per il pensiero politico del leader nordcoreano Kim Jong Un.

Quest’ultimo, soprattutto dopo gli ultimi avvenimenti che hanno visto la Corea del Nord convincere gli Stati Uniti alla trattativa, viene visto non come un “pazzo” ma come uno statista capace di parlare alla pari con il presidente della più forte potenza militare e colonialista del mondo: gli Stati Uniti.

La Federazione Progressista degli Studenti della Corea del Sud, incurante della repressione che vige a Seoul per chi mostra simpatie per il governo socialista di Pyongyang, ha addirittura inaugurato un gruppo di studio dedicato proprio alla figura di Kim Jong Un e sul peculiare socialismo nordcoreano retto dalla filososfia dello Juché teorizzata dal fondatore del Paese Kim Il Sung. Gli studenti infatti protestano per la censura delle autorità sudcoreane su quanto accade realmente in Corea del Nord: un paese demonizzato dai media occidentali, ma che in realtà attira molti giovani, affascinati da un sistema sociale basato sull’uguaglianza e sull’indipendenza.