Dall’Avana a Milano: Ramon Labanino spiega il pensiero economico di Fidel Castro

Dal 1998 al 2014 cinque agenti dell’anti-terrorismo cubano furono incarcerati negli Stati Uniti: la loro “colpa” era quella di aver infiltrato su territorio nordamericano delle organizzazioni criminali di esuli cubani protettete da Washington. La lotta per la loro liberazione impegnò moltissimo sia la diplomazia cubana, sia le organizzazioni di solidarietà, i sindacati e i partiti progressisti.

Alessandro Lucchini con l'ambasciatore Isaac Torres
Alessandro Lucchini con l’ambasciatore Isaac Torres a Locarno

Anche in Svizzera vi furono numerose iniziative a loro sostegno: oltre alle iniziative costanti dell’Associazione Svizzera-Cuba, ricordiamo il “Comitato Ticinese per la Liberazione dei 5” (link) promosso nel 2007 dal Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (coordinato  allora da Giulio Micheli) e in seguito l’evento organizzato dal Partito Comunista a Locarno con l’ambasciatore cubano Isaac Torres nel 2012 e alla partecipazione del consigliere comunale di Giubiasco Alessandro Lucchini al Simposio Internazionale per la Liberazione dei 5 eroi tenutosi a Holguin (Cuba) di cui il nostro portale aveva già parlato con l’articolo che potete leggere qui.

Ramon Labanino viene decorato dal presidente Raul Castro
Ramon Labanino viene decorato dal presidente Raul Castro

I “cinque eroi” sono tornati in patria anche a seguito del processo di dialogo fra Raul Castro e Barack Obama. Uno di loro – Ramon Labanino Salazar – è oggi vicepresidente dell’Associazione nazionale degli economisti di Cuba (ANEC) e di recente ha fatto visita a Milano grazie all’organizzazione della Rete dei Comunisti e di Fronte Popolare partecipando a un ciclo di conferenze sul pensiero economico e l’opera di Fidel Castro Ruz, leader storica della Rivoluzione Cubana. Inoltre è stato dato alle stampe in lingua italiana (per i tipi dell’editore marxista Zambon) il libro “Yo soy Fidel” di cui è co-autore, oltre allo stesso Labanino, il professore di economia a Roma, nonché dirigente della Rete dei Comunisti italiana, Luciano Vasapollo che ha preso la parola a Milano unitamente ad Alessio Arena, segretario politico di Fronte Popolare (Italia).

Iniziative di questo tipo rappresentano un stimolo formativo soprattutto per i compagni che si stanno avvicinando alla militanza, che hanno potuto conoscere un rivoluzionario di professione in grado di sopportare anche la perdita della libertà in virtù della propria profonda etica rivoluzionaria, nonché di rimanere una figura di riferimento anche a livello intellettuale per il processo socialista cubano e internazionale.