Il 23° Congresso del Partito Comunista a Lugano svoltosi il 26 novembre scorso a Lugano è stato scombussolato dalla notizia di prima mattina della morte a Cuba di Fidel Castro, leader della Rivoluzione cubana.
Poco dopo le 8:00 del mattino giunge nelle redazioni il comunicato del Partito firmato dal deputato Massimiliano Ay: “Il Partito Comunista ha ricevuto conferma dalla autorità cubane che è spirato il compagno Fidel Castro Ruz” si legge nella nota, che continua: “affranti da questa triste notizia, ci stringiamo intorno al coraggioso popolo di Cuba, al suo governo rivoluzionario e al suo Partito nel momento del distacco fisico del Comandante in Capo. Se n’è andata una lucidissima fonte di ispirazione per tutti gli anti-imperialisti e i fautori della pace. Fidel è stata la guida storica della Rivoluzione Cubana che, con la sua resistenza esemplare, ha permesso di riscrivere la storia d’America latina. Fidel ha incarnato i valori più alti del patriottismo di José Marti e del socialismo scientifico”.

Alle ore 13.30, quando ormai la sala del Congresso è piena, il vice-segretario Alessandro Lucchini prende la parola per leggere una dichiarazione solenne di cordoglio della Direzione del Partito: “nel giorno del nostro Congresso, momento di festa per il nostro Partito – afferma Lucchini – è arrivata la notizia che mai avremmo voluto sentire. Alle ore 22.29 ora cubana ci ha lasciato fisicamente il comandante in capo, compagno Fidel Castro Ruz, già primo segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista Cubano, già presidente del Consiglio di Stato e dei Ministri della Repubblica di Cuba, leader storico della Rivoluzione Cubana, guida eterna del movimento anti-imperialista e non-allineato, eroe del socialismo”.
Mentre Massimiliano Ay al telefono porge le condoglianze all’ambasciata cubana a Berna, in sala sono tutti in piedi per l’inno nazionale cubano, seguito dall’Internazionale. “Fidel era un esempio di coerenza, di lotta, di perseveranza, la sua lucidità incredibile l’aveva ancora dimostrata pochi mesi fa in occasione del Congresso del Partito Comunista Cubano”. Lucchini però chiarisce: “Fidel era un rivoluzionario, un combattente e non avrebbe voluto che noi oggi ci si perdesse d’animo, ma la contrario che questo Congresso vada avanti come previsto, con la forza e la gioia che sappiamo esprimere noi comunisti, con la certezza che sempre è luglio, sempre è 26 e la storia lo ha già assolto”.

In seguito prende la parola Davide Rossi, insegnante e storico, che recita una poesia in onore al maximo lider!
Durante il Congresso, infine, è stata la volta della rappresentante della Comunità Cubana in Ticino, Mixaris Gerosa, che ha ricordato commossa Fidel e ha invitato i comunisti nostrani a continuare con la serietà e la combattività da loro dimostrata.