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Ora e sempre catenaccio

Oltre ventimila islandesi, il 6% della popolazione, sono in trasferta in Francia per sostenere l’eroico esordio internazionale della loro squadra. La bandiera azzurra, come il cielo e il mare, che abbracciano in ogni direzione l’isola artica, con croce rossa contornata di bianco, sta diventano nota a molti che prima neppure ne sospettavano l’esistenza.

Mercoledì in Russia – Slovacchia, prima attaccano i russi, ma un colossale svarione difensivo, tanto dei due difensori che si lasciano travolgere da una innocua finta, quanto la lentezza del portiere russo, portano in vantaggio alla mezz’ora del primo tempo gli slovacchi. Un quarto d’ora dopo, allo scadere, Hamsik assesta una travolgente saetta di destro che si infila all’incrocio dei pali. 2 a 0. Per i russi è dura, ma con lena e determinazione affrontano il secondo tempo, fino a che un rimpallo incredibile a centrocampo proietta il pallone in un vertiginoso campanile, lanciando i russi, che accorciano le distanze, inizia così un assedio lungo tutto l’ultimo quarto d’ora, ma al contrario che con gli inglesi, questa volta vano, il pareggio non arriva.

Gli svizzeri dominano per venti minuti, poi cadono in sbandamento psicologico, dopo che Lichtseiner trattiene un attaccante rumeno e Stancu realizza il conseguente rigore, sul finire del primo tempo, dopo una giocata al volo dell’allenatore Iordanescu su una palla finita in fallo laterale, si ripetono in un paio di buone occasioni, ma ancora una volta decisamente imprecise. Dopo dieci minuti del nuovo tempo ecco che un pasticcio difensivo rumeno su calcio d’angolo permette a Mehmedi una tiro secco e preciso che si insacca alla sinistra di Tatarusanu. Poi succede poco, tra tentativi di raddoppio da entrambe le parti e stanchezza che impone d’accontentarsi dell’1 a 1.

Nella serata gli schipetari di De Biasi con entusiasmo per 90 minuti reggono l’urto francese che poi nel recupero siglano una immeritata doppietta.

Giovedì è giornata di catenaccio, catenaccio e ancora catenaccio. Nel derby britannico i gallesi si difendono e contrattaccano, segnano su punizione con Bale che festeggia con vivo astio anti-inglese, poi nel secondo tempo Hodgson capisce che ha sbagliato attaccanti e toglie Kane e Sterling e lancia Sturridge e Vardy, la stella con passato da operaio del Leicester di Ranieri, epico campione quest’anno d’Inghilterra. Vardy segna subito, Sturridge nel recupero, finisce così con la sconfitta, eccessiva, dei gallesi per 2 a 1.

Un permanente acquazzone e pure una furibonda grandinata che porta per qualche minuto alla sospensione della partita caratterizza Irlanda del Nord – Ucraina, finisce 2 a 0, con gli irlandesi a praticare il più puro catenaccio e contropiede e gli ucraini a scornarsi sconclusionatamente a testa bassa sotto la porta avversaria. È l’apoteosi dei catenacciari come me.

In serata i polacchi impongono lo 0 a 0 ai tedeschi, un punto basta per entrambi, visto che passano anche le terze ed è inutile sprecare energie. In ogni i polacchi si sono difesi tutta la partita e con qualità.

Il venerdì è aperto da Italia e Svezia. Partita noiosa, Italia lenta, manca un regista, Jorgnho non c’è, poi allo scadere, con una fortuna degna del miglior Sacchi, Conte viene miracolato ed è 1 a 0 con Eder, che diventa un nuovo eroe alla Paolo Rossi. Con l’Irlanda, essendo oramai gli azzurri arrivati primi, giocheranno, si spera, Immobile e Insigne, EL Shaarawi e Bernardeschi, Ogbonna in difesa. Speriamo aiutino Conte a convincersi che sono meglio di quelli che hanno giocato fino ad ora.

Nella serata gli spagnoli annichiliscono una Turchia mai incisiva, poco prima i croati vengono recuperati sul 2 a 2 dai ceki, con le reti dei subentranti Skoda e Necid, mentre dalle tribune croate prende a piovere in campo di tutto, compresi petardi e fumogeni.

Sabato apre il Belgio, che fatica molto con l’Irlanda, ben oltre il risultato finale di 3 a 0. La prima rete belga non solo accende un redivivo Lukaku, autore di una doppietta, ma è come una scossa che scuote tutti i diavoli rossi. Wilmots ironizza sugli infelici che lo criticano, ma una prima vittoria è solo un inizio e quella con l’Irlanda non è la finale.

L’Islanda domina con molto cuore e una certa imprecisione la partita con l’Ungheria, ma l’1 a 0 iniziale non basta ad avere ragione dei magiari che pareggiano a una manciata di secondi dalla fine. Nella serata il catenaccio austriaco impone con coraggio a un Portogallo indispettito e infinitamente impreciso uno 0 a 0 capace di rendere del tutto aperto l’esito del girone.

Domenica molti pali e traverse dei francesi non riescono a nascondere un certo andamento appagato delle due squadre, che con lo 0 a 0 si assicurano il primo posto per i transalpini e per gli elvetici il secondo del girone. Nell’altra partita emozioni e aperta battaglia tra gli albanesi di De Biasi e i rumeni. Vincono gli schipetari con una rete alla fine del primo tempo di Sadiku, difesa con caparbia in tutto il secondo. Per gli albanesi è la prima vittoria, la prima rete e i primi tre punti in un torneo internazionale, la qualificazione agli ottavi è una speranza possibile. La Romania intanto si aggiunge all’Ucraina, son al momento le prime due squadre eliminate.

Si è giunti così a 26 partite, mezzo Europeo è trascorso, ne mancano 25, il dato che emerge con più forza è il catenaccio, praticato da quasi tutti e dichiarato da pochi.

Negli Stati Uniti nel frattempo si sono svolti i quarti di finale della Coppa America del Centenario, i padroni di casa si sono imposti per 2 a 1 sull’Ecuador e giocheranno in semifinale con l’Argentina che ha sconfitto 4 a 1 i venezuelani, con doppietta di Higuain. Dopo lo 0 a 0 anche ai supplementari, solo ai rigori i colombiani hanno ragione dei peruviani e incontreranno in semifinale i cileni, detentori del titolo e capaci di strapazzare il Messico con un secco e imprevedibile 7 a 0, con quattro reti di Vargas. 21 e 22 giugno le semifinali e a East Rutherford la finale il 26 giugno. Anche dall’altra parte del mondo lo spettacolo continua.

Davide Rossi

Davide Rossi, di formazione storico, è insegnante e giornalista. A Milano dirige il Centro Studi “Anna Seghers” ed è membro della Foreign Press Association Milan.