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Impegno civico, sportivo e a favore della natura: Demis Fumasoli si candida a Lugano

Demis Fumasoli è attualmente consigliere comunale a Cadro e si candida al consiglio comunale della nuova Lugano in quota Partito Comunista sulla lista unitaria con il Partito Socialista. Conosciamolo meglio…

Abito, lavoro e vivo a Cadro, dove sono nato il 3 aprile 1975. Nel 2003 ho ottenuto la Maestria Federale quale Tecnico di impianti di riscaldamento. Attualmente svolgo la mia attività presso la ditta di famiglia che è specializzata nel ramo degli impianti sanitari e riscaldamenti, insieme ad altri 14 dipendenti. Sono appassionato a tutto quello che riguarda lo sport. Prediligo però il calcio e  l’hockey su ghiaccio. Sono attivo da diversi anni quale allenatore di calcio minorile (con piccola parentesi di attivi) ed attualmente ho la fortuna di seguire una squadra di allievi del raggruppamento calcistico Movimento Giovanile Denti della Vecchia. Da ben 16 anni sono membro dell’Ufficio Patriziale di Cadro, carica che svolgo con dedizione e che ricoprirò anche per i prossimi 4 anni. Sono anche consigliere comunale in carica a Cadro, per la seconda legislatura non consecutiva, nonché  membro della commissione dell’edilizia.

 

Lugano in questi anni si è ingrandita e ha annesso anche il tuo comune originario, Cadro. Come giudichi la politica aggregativa della Grande Lugano, soprattutto alla luce del fatto che mentre il PS è totalmente favorevole alle fusioni, il PC appare invece piuttosto cauto?

La politica concernente le aggregazioni non mi ha mai completamente convinto e, a  differenza del resto del Cantone, il PS di Cadro si è sempre battuto contro il progetto aggregativo della nostra regione. Cadro, come più volte sottolineato, non necessitava dell’aggregazione a differenza di altri comuni interessati. I motivi che sostenevano la nostra presa di posizione non erano, purtroppo, sufficienti per combattere l’opposizione nonostante siano stati evidenziati tutti gli aspetti favorevoli. Abbiamo lottato per la nostra indipendenza, purtroppo è stato tutto vano. La prima cosa che ho notato come primo impatto è che il paese ha perso il senso civico nonché la vita politica. Una volta, prima di ogni votazione comunale, ci si trova nei ristoranti/bar e si discuteva animatamente sui temi elettorali. Ora questi momenti sono svaniti….. un vero peccato!

Il candidato al Municipio e tuo collega di lista Raoul Ghisletta propone con il sindacato VPOD un’iniziativa popolare in cui chiedono di ridurre a 15 tutti i comuni del Cantone. Cosa ne pensi?

Ridurre tutto a 15 comuni? Ero rimasto alla proposta di crearne 5 in tutto il Cantone! Di principio sono contrario alla globalizzazione e trovo che queste aggregazioni tendano ad incalanarsi proprio su questa via. Penso che questo modo di procedere vada a scapito della vita sociale e della società in generale, vedo cioè un appiattimento verso il basso. La globalizzazione permette agli individui modesti ad adagiarsi sulle “vittorie” degli ambiziosi e delle persone già affermate. In pratica andiamo ad aumentare il divario tra i diversi ceti sociali. Mi collego brevemente alla mia precedente risposta per evidenziare un’ulteriore dato di fatto:  dal momento che Cadro è in procinto di passare nella grande Lugano, in paese, l’interesse verso “la cosa pubblica”, è scemato parecchio.

Quali sono i principali problemi dell’attuale amministrazione di Lugano?

Il problema maggiore dell’attuale amministrazione di Lugano è quello di non assicurarsi gli introiti milionari derivanti dalla piazza finanziaria cittadina. Nemmeno ha saputo trovare altre fonti di ricavi. Ci sarebbe, per esempio, da sviluppare il settore turistico. E per turismo non intendo quello congressuale o dell’arte (entrambi comunque interessanti), ma il turismo “della natura” e della vacanza. Ci sono diversi alloggi per un turismo di fascia medio/alta mentre c’è poco per chi sente l’attuale crisi e che ha a disposizione budget limitati. Sempre a livello turistico trovo che non vi sia data abbastanza importanza al nostro patrimonio naturale che abbiamo a disposizione. Mi riferisco soprattutto alle nostre meravigliose montagne che ci circondano.

Quali saranno i tuoi primi atti di consigliere comunale qualora venissi eletto?

Nel caso venissi eletto il mio primo pensiero andrebbe ai giovani. Vorrei impegnarmi per il reinserimento di questi (tramite dei programmi occupazionali) nel mondo professionale. Il mio sforzo in questo senso andrebbe soprattutto a favore dei ragazzi più sfortunati, in assistenza e per tutte le persone bisognose con tanta voglia di lavorare (e non ne hanno occasione….. anche magari grazie ai bilaterali, che poi si sono rivelati UNIlaterali). Questo vale anche per i lavoratori  licenziati a pochi anni dal pensionamento. Un’altra iniziativa sarebbe quella di migliorare il traffico pubblico per incentivarne l’uso. Vorrebbe dire meno intasamento e inquinamento (fonico/aria/…) ed inoltre una maggiore socializzazione  tra cittadini che usufruirebbero di questo servizio. Naturalmente sarebbero da rivalutare costi ed orari delle corse. Inoltre mi batterei per salvaguardare i pochi spazi verdi rimasti che ritengo sia una delle condizioni per mantenere una buona qualità di vita.

Politica fiscale: alziamo il moltiplicatore oppure prima facciamo un esame completo dei costi per trovare gli sprechi dell’amministrazione comunale?

Per quanto riguarda la politica fiscale, posso dire che considererei l’adeguamento del moltiplicatore  come ultima “arma”, o meglio come ultima “ancora di salvataggio”. Sono dell’idea che si dovrebbero esaminare a 360° tutte le spese dell’amministrazione. Sono sicuro che ci sono dei costi che si potrebbero ridurre drasticamente se non addirittura eliminare. Spero comunque che le spese vengano tenute sotto controllo in ogni caso, indipendentemente dal fatto che il moltiplicatore sia  alto o basso.

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