Giulia Fontana è un’altra giovane candidata del Partito Comunista alle elezioni comunali del prossimo 1° aprile. Oggi abbiamo la possibilità di conoscerla meglio e di capire quali siano gli obiettivi da raggiungere nella sua Città, Bellinzona.
Sono nata il 22 agosto del 1993 a Faido. Ho abitato sin da subito a Carasso, dove ho frequentato i primi anni di scuola, prima di spostarmi alle elementari Nord di Bellinzona. Terminate le medie, mi sono iscritta all’Arti e Mestieri. Purtroppo, quella non era la scuola che desideravo frequentare, così, dopo aver terminato il primo anno, mi sono iscritta al Centro Professionale Commerciale di Locarno, scuola che seguo tutt’ora. Mi sono avvicinata alla politica in quarta media, quando gli operai delle officine FFS di Bellinzona hanno scioperato per i loro diritti. Essendo figlia di uno di quegli operai mi sono fatta coinvolgere, informandomi e sviluppando ulteriormente le mie idee. Nel 2010, mi sono avvicinata alla Gioventù Comunista ed ho iniziato a militarvi.
Come altri giovani membri del Partito Comunista – riuniti ed organizzati nella Gioventù Comunista – ti sei legata ad un forte ideale sin da giovanissima. Lo sciopero delle Officine è senza ombra di dubbio uno di quegli eventi che segnano una persona per il resto della propria vita, eppure molta gente non riesce a darsi una propria visione della società: cosa ne pensi?
Trovo che prendere coscienza delle proprie idee sia un passo che prima o poi tutti siano tenuti a fare.
La vita politica bellinzonese è stata molto agitata e spesso problematica nella legislatura che si sta portando a termine. Dove hai trovato le energie e – soprattutto – la voglia di metterti a disposizione della popolazione per migliorare la Città su più aspetti?
Spesso e volentieri ci si lamenta delle situazioni senza fare nulla concretamente per cambiare le cose, restando ad osservare il susseguirsi degli eventi senza battere ciglio. Mi sono candidata per fare qualcosa di concreto per la mia città, per dare un contributo utile e migliorare la situazione di stallo in cui essa si trova. Trovo che sia molto importante prendere in considerazione i bisogni di tutti. Un dialogo aperto tra il municipio ed i suoi cittadini permetterebbe di risolvere un gran numero di problemi. Una delle tematiche che mi sta più a cuore sono la mancanza effettiva di spazi di aggregazione per i giovani. Sono fermamente convinta che la gioventù del Bellinzonese di meriti molto di più di un muretto a bordo strada. Creare spazi d’incontro è un tema che merita maggiore attenzione.
In tal senso quale sarebbe il primo cambiamento che cercheresti di attuare se venissi eletta nel legislativo della Turrita?
In primo luogo mi batterei per degli spazi in cui i giovani possano riunirsi e creare eventi. Trovo inoltre che la pianificazione territoriale sia un punto decisamente dolente a Bellinzona, basti pensare alla situazione della casetta ex-Zoni, ma in quest’ottica gli esempi sono innumerevoli.
Anche per te – essendo studente – i costi derivanti dalla campagna elettorale possono essere un problema. In che maniera cerchi di sostenere la tua campagna?
Come hai sottolineato, essendo studente e non disponendo di un salario la mia attività di “propaganda” è molto limitata. Essa non è minimamente paragonabile a quella di altri candidati che finanziano intere campagne personali tramite la costosa cartellonistica. Cerco però di essere presente alle bancarelle che la mia lista organizza il sabato mattina al mercato, dandomi la possibilità di parlare con i cittadini bellinzonesi sui problemi reali della mia Città.
Molte grazie a Giulia Fontana per essersi messa a nostra disposizione! Ci auguriamo un buon risultato in vista delle prossime elezioni ed invitiamo i giovani bellinzonesi a sostenerla.