Una delegazione del Partito Comunista di Turchia (TKP) ha visitato il Libano tra il 4 e il 6 novembre. Ne parliamo su questo portale poiché la visita è avvenuta nei giorni in cui il Libano stava resistendo all’attacco israeliano, e non è stata quindi esente da rischi personali. Il 5 novembre, infatti, l’aviazione sionista ha bombardato la città di Barca causando la morte di 30 persone, subito dopo che la delegazione del TKP aveva lasciato la città. A fine ottobre proprio a Beirut era prevista l’assemblea dell’Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai, che è stata annullata per motivi di sicurezza. Tuttavia, i comunisti turchi hanno voluto mantenere comunque la loro visita di delegazione.
Hanna Gharib: “la guerra di resistenza continuerà”
Il segretario generale del TKP Kemal Okuyan, accompagnato dai dirigenti politici Mehmet İnam e Yiğit Günay e dal giornalista Musa Özuğurlu, ha deciso di intraprendere comunque il pericoloso viaggio per organizzare la solidarietà internazionalista e rafforzare il sostegno ai comunisti libanesi, alleati al movimento partigiano Hezbollah. La delegazione del TKP ha innanzitutto incontrato il segretario generale del Partito Comunista Libanese (LCP) Hanna Gharib presso la sede centrale a Beirut. Il Partito Comunista Libanese è stata la forza principale che ha organizzato la resistenza all’occupazione israeliana nel 1982 e ribadendo che la guerra di resistenza continuerà, ha aggiunto: “oggi Netanyahu perderà questa guerra in un modo o nell’altro” e ha sottolineato che “chi vuole un cessate il fuoco in Palestina oggi, dovrebbe armare il popolo libanese”.
I comunisti sono chiamati a smascherare gli infiltrati sionisti nella sinistra
Dopo aver analizzato la situazione politica, i segretari generali dei partiti comunisti dei due Paesi mediorientali hanno discusso i passi da compiere insieme in Turchia e in Libano per rafforzare il sostegno alla resistenza contro il regime sionista di Israele. I due partiti hanno deciso di collaborare per aumentare la cooperazione e il coordinamento tra le organizzazioni rivoluzionarie della regione, oltre a garantire un flusso di informazioni accurate sugli sviluppi in Palestina e in Libano. Sebbene l’opinione pubblica turca sia tendenzialmente solidale con la causa palestinese, non mancano, soprattutto nel mondo accademico e intellettuale in cui opera la socialdemocrazia europeista, tentativi di dividere il movimento filo palestinese e di infiltrarlo per indebolirlo, secondo le modalità che abbiamo analizzato nel seguente articolo: https://www.sinistra.ch/?p=16264.
Il lavoro umanitario dell’Associazione di Solidarietà Popolare
La delegazione del TKP ha visitato anche due rifugi per sfollati organizzati proprio dal LCP nelle città di Barca, a sud di Beirut, e a Sawfar, a est della capitale. Il Libano sta vivendo il più grande movimento migratorio della sua storia a seguito degli attacchi criminali di Israele, che avvengono anche grazie alle armi fornite dal duo presidenziale americano Joe Biden e Kamala Harris. Il Comitato Centrale del Partito Comunista Libanese, constatando che circa 1 milione e 300 mila persone erano state sfollate dalle loro case, ha dato mandato all’Associazione di Solidarietà Popolare, un’organizzazione collaterale politicamente guidata dal Partito, di istituire nei suoi 22 centri sparsi nel Paese dei rifugi per le famiglie costrette a fuggire, come quelli di Barca e Sawfar. L’Associazione di Solidarietà Popolare ha fornito ai politici turchi i dettagli tecnici per ampliare i canali di solidarietà: si tratta di un’organizzazione che opera esclusivamente in ambito umanitario e che può essere sostenuta anche dalla Svizzera attraverso questo link.
Okuyan: “I comunisti amano la loro patria!”
La delegazione turca ha visitato anche il campo palestinese di Mar Ilyas e ha tenuto incontri separati con i rappresentanti del Fronte Democratico per la Liberazione della Palestina (DFLP) e del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (PFLP) per aggiornarsi sulla situazione dal punto di vista militare. Infine, è stata tenuta una conferenza stampa presso la radio di proprietà del Partito Comunista Libanese. In quest’occasione Okuyan ha definito gli attacchi israeliani come “la massima incarnazione dell’ordine barbarico nel mondo.
La lotta e la resistenza in Palestina e in Libano sono la prima linea della nostra lotta”. Il leader del TKP ha inoltre criticato il governo turco: “Erdoğan insulta costantemente Netanyahu, ma le relazioni della Turchia con Israele continuano. Noi comunisti diciamo sempre che non guardiamo alle parole, ma ai fatti. Nel nostro Paese, il governo mantiene relazioni economiche con Israele in una forma o nell’altra” e ha concluso: “i comunisti libanesi amano il Libano, la loro patria. Anche noi amiamo la Turchia, la nostra patria. Ma siamo internazionalisti, ci preoccupiamo anche degli altri popoli. Sogniamo un mondo e un’umanità senza disuguaglianze, imperialismo e sfruttamento. Ma questo è un obiettivo a lungo termine. Oggi abbiamo il compito di fermare questo barbaro attacco”.