Il comitato GiSo guidato da Canevascini
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Dopo meno d’un anno da coordinatore, Egon Canevascini abbandona i giovani del Partito Socialista Ticinese!

L’ex-comitato GiSo guidato da Canevascini

Dopo nemmeno un anno dalla sua elezione avvenuta nel settembre 2010, Egon Canevascini ha deciso di abbandonare il suo posto di coordinatore della Gioventù Socialista (GiSo), la sezione giovanile del Partito Socialista (PS Ticino). Il 18enne Canevascini, che ha frequentato la seconda liceo, ha ricoperto – prima di passare a dirigere i giovani socialisti – incarichi di rilievo all’interno del Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA), che aveva raggiunto durante lo sciopero studentesco contro i tagli alle borse di studio del 10 ottobre 2008. Al posto di Canevascini, l’assemblea della GiSo ha nominato lo studente di Sant’Antonino Evaristo Roncelli, attivo anche nel cosiddetto “Student Political Forum” dell’Università della Svizzera Italiana, un’associazione autonoma ma autorizzata dai vertici del discusso ateneo di Lugano in odore di Comunione e Liberazione.

La GiSo di Canevascini ha rappresento un momento di rottura con la tradizione socialdemocratica dei giovani del PS: Canevascini, infatti, pur essendone coordinatore, lavorava anche ai piani alti del movimento “La Gauche” del consigliere nazionale di Losanna (in quota Partito Svizzero del Lavoro) Josef Zysiadis (che a Berna aderisce al Gruppo parlamentare dei Verdi) con l’obiettivo di unire la sinistra su una base di critica radicale al capitalismo. Obiettivo evidentemente non raggiunto e che forse ha rappresentato non solo un ostacolo politico all’emergere del giovane di Gordola, ma anche la classica “gatta da pelare” per la Direzione del PS impegnata a collaborare invece in “Incontro Democratico” con la corrente radicale del PLR, e che non avrebbe particolari intenzioni di aprirsi a sinistra.

Gennaio 2010: la GiSo in piazza, il PS no!

Canevascini già prima delle elezioni cantonali di aprile 2011, peraltro, si lamentava pubblicamente di come il PS avesse di fatto abbandonato il proprio movimento giovanile. Il giovane di Gordola aveva fatto arrabbiare i vertici della socialdemocrazia ticinese fin dal gennaio 2010, quando durante una manifestazione anti-razzista convocata dalla Gioventù Comunista (e a cui il PS aveva clamorosamente rifiutato di aderire!), Canevascini, al microfono davanti a duecento giovani, aveva chiesto al suo partito di “uscire dagli uffici” e di “tornare fra la gente”. Parole dure che contestavano la linea politica sempre più istituzionalizzata intrapresa dai socialisti. Il fatto, poi, che Canevascini fosse legato a un sindacato indipendente come il SISA non ha sicuramente suscitato l’entusiasmo della burocrazia sindacale socialdemocratica che controlla le federazioni dell’Unione Sindacale Ticino e Moesa, la quale in ambito studentesco preferisce evidentemente lo “Student Political Forum” di Roncelli, il quale ha recentemente organizzato una tavola rotonda nobilitata dalla presenza del neo-ministro dell’educazione (nonché ex-presidente del PS) Manuele Bertoli.

Non siamo in grado per ora di capire quale sarà il futuro politico dell’ex-uomo forte dei giovani socialisti, ormai abbandonato dalla direzione del suo partito. Non escludiamo che Egon Canevascini torni alle origini, ossia ricoprire incarichi sindacali all’interno del SISA, così come possiamo immaginare che presto potrebbe approdare ad altri lidi politici. Nelle scorse settimane Canevascini è tornato in pubblico con altri giovani presentando la neonata associazione “S.O.S. Razzismo”, sodalizio antifascista e antirazzista di recente riconosciuta anche dalla sezione di Como dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI).

Di certo lascia pensare come il PS – che un giorno sì e l’altro pure lamenta la mancanza di giovani preparati (e possibilmente non carrieristi) fra le sue fila – non abbia voluto valorizzare il neomaggiorenne di Gordola, che disponeva di una solida esperienza nel movimento studentesco per quanto politicamente non fosse in linea con i vertici socialdemocratici ticinesi.

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