In questi due giorni abbiamo visto Israele, USA e occidente vario festeggiare l’assassinio di Nasrallah, leader di Hezbollah. Assieme ad essi c’erano anche altri soggetti che festeggiavano. Si tratta dei ribelli salafiti siriani, dell’ISIS, di Al Nusra, di Al Qaeda e di tutte le milizie wahabite sparse in Medio Oriente.
Se in occidente questi festeggiamenti da una parte del mondo islamico vengono accolti come “prova” della bontà dell’assassinio barbaro di Nasrallah, allo stesso tempo è assai utile ricordare il perché di tutto questo odio. E altresì ricordare che i comunisti arabi, al contrario, rendono tributo a Nasrallah.
Innanzitutto è necessario dire fin da subito che Hezbollah è considerata organizzazione terroristica solo in occidente e unicamente da USA, Israele, Canada e Paesi Bassi. La realtà dei fatti ci racconta di un partito regolarmente registrato e radicato nel territorio, con molti eletti in parlamento e nelle amministrazioni locali libanesi.
L’organizzazione è nata nel Giugno del 1982 a seguito dell’ennesima invasione del Libano da parte di Israele. Da allora il partito è sempre stato in prima linea nella causa palestinese e grande spina nel fianco del governo sionista.
È proprio la strenua e spesso e volentieri vittoriosa resistenza ad oltranza contro Israele ad aver suscitato l’odio dell’occidente nei suoi confronti. Hezbollah non ha solo difeso l’intero Libano dai tentacoli israeliani, cacciando le IDF nelle guerre scatenate dalle stesse nel 2000 e ancora di più nel 2006, con una vittoria schiacciante su Tel Aviv.
I combattenti hanno sempre sostenuto attivamente con azioni dirette sul campo l’asse della resistenza palestinese per la liberazione della Palestina dal giogo israeliano. Ma c’è molto di più oltre questi fatti ben noti e pubblici.
Hezbollah è stato ed è protagonista assoluto della guerra contro l’ISIS, Al Qaeda, Al Nusra e tutti i gruppi jihadisti salafiti e wahabiti che imperversavano in Siria e Iraq. Soprattutto in Siria il partito di Nasrallah è stato determinante per la sconfitta del califfato nero, sostenendo le forze armate siriane di Assad e quelle Russe accorse in aiuto su richiesta dello stesso Assad. Non sorprende quindi vedere come queste organizzazioni realmente terroriste oggi festeggino come iene la morte di Nasrallah, plaudendo pubblicamente Israele per l’assassinio.
Ma c’è ancora di più. Perché, come svelato da Wikileaks, Jake Sullivan, stretto collaboratore di Hillary Clinton, in una delle varie mail trapelate nel 2015 scrive esplicitamente che gli Stati Uniti hanno stretto un’alleanza con Al Qaeda e con tutte le forze jihadiste in Siria. Sarà poi la stessa Amnesty International in un suo report a svelare come l’ISIS riceveva le armi direttamente dagli Stati Uniti. Al governo statunitense guidato allora dal Premio Nobel per la Pace (sic!) Obama non andava giù che Hezbollah avesse questa potenza di fuoco contro l’ISIS.
Allo stesso modo la pensava Israele.
È cosa nota, almeno per chi non è cieco, che l’ISIS, come Al Qaeda e accoliti salafiti, non abbia mai attaccato Israele. Anzi, nell’unica volta in cui è accaduto, l’ISIS si è scusato con il governo israeliano. Ad ammetterlo è la stessa Tel Aviv nel 2017. Per non farsi mancare nulla, è comprovato che Israele ha curato gli jihadisti nei propri ospedali.
L’odio occidentale e jihadista per Hezbollah non si esaurisce solo nella lotta contro l’imperialismo e il colonialismo rappresentato da USA e Israele. Nasrallah ha sempre garantito la difesa ai moltissimi cristiani in Libano contro il terrorismo dell’ISIS. Una difesa che gli stessi cristiani hanno sempre apprezzato e onorato, come il Christian Science Monitor nel 2013 che ringrazia apertamente Hezbollah per aver protetto i cristiani dagli attentati. Le informazioni sono pubbliche da molti anni, non svelo nulla di sconvolgente o nuovo. Eppure tutto sembra essere stato insabbiato per bene dai media e dai governi occidentali, ovviamente.
La verità della storia ha già assolto da anni Nasrallah e Hezbollah. I festeggiamenti sguaiati e patetici che hanno riunito come vecchi amici jihadisti, USA e Israele ne sono la piena dimostrazione. Il mondo realmente libero sa riconoscere i suoi e sa che i partigiani con la bandiera gialla e verde sono e saranno sempre un bastione formidabile antimperialista e anticolonialista.
Come disse Ghassan Kanafani, sono i corpi che cadono, non le idee.