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La Federazione Sindacale Mondiale riunita a inizio giugno a Ginevra

La Federazione Sindacale Mondiale (FSM) ha organizzato a inizio mese un evento intitolato « Presente e futuro della FSM : il suo percorso storico » nell’ambito della 107esima sessione della Conferenza Interazionale del Lavro a Ginevra, Svizzera. Si è trattato di un incontro di grande importanza per la FSM, in quanto riveste un carattere internazionale che permette di riunire i rappresentanti dei lavoratori dei cinque continenti in una medesima istanza, al di là degli incontri di categoria professionale o regionali.
Il vice-presidente della FSM e dirigente sindacale peruviano Valentin Pacho ha aperto la riunioni ringraziando i numerosi delegati per la loro partecipazione e ha indicato che questo incontro rappresenta un messaggio di solidarietà alla classe operaia del mondo. Il segretario aggiunto Hariharan Mahadevan, che dispone di una lunga esperienza della lotta sindacale in India, ha ricordato le date chiave del processo storico del movimento operaio e della FSM legati agli avvenimenti geopolitici e alle lotte popolari del momento. Per esempio gli anni ‘40 : ottobre 1945 fondazione della FSM con la partecipazione di sindacati rappresentanti 67 milioni di lavoratori di 56 organizzazioni nazionali di 55 paesi e 20 organizzazioni internazionali ; febbraio 1947 una missione speciale della FSM è inviata in Sudafrica, allora sotto la dominazione britannica, a seguito della feroce repressione dello sciopero dei minatori ; dicembre 1949 la guerra fredda tocca anche l’organizzazione dei lavoratori e le divisioni in seno alla FSM diventano effettive nonostante tutti gli sforzi a favore dell’unità del movimento sindacale internazionale : è il momento in cui viene fondata la Confederazione Internazionale dei Sindacati Liberi (CISL) su basi riformiste. Questi primi anni marcano i principi fondatori della FSM : la lotta per la pace, i diritti democratici dei popoli e l’unità sindacale internazionale.
Osservare il cammino percorso dalla FSM è ricco di insegnamenti, poiché significa immergersi nella storia recente dell’umanità nei quattro angoli del globo. Significa scoprire un percorso che segue in modo profondo le rivendicazioni economiche e sociali dei lavoratori, l’emancipazione dei popoli per uscire dal giogo coloniale, i movimenti contro le armi nucleari e per la pace. Significa rendere omaggio a tutte le donne e gli uomini caduti nella lotta contro l’espansione dell’oppressione e la scissione sindacale e che, grazie all’azione collettiva e la coscienza di classe, hanno saputo creare forti legami fra i lavoratori per rafforzare l’unità, la partecipazione democratica e la solidarietà internazionale.
Nella sala sono molti gli interventi contro il capitalismo neoliberale dopo la fine del blocco socialista dell’URSS, contro la nuova architettura finanziaria che controlla il lavoro salariato e le nazioni attraverso il debito. La riflessione affronta anche il tema dello smantellamento del Fondo Monetario Internazionale, della Banca Mondiale, dei trattati di libero commercio multilaterali, i paradisi fiscali, ecc.
Jamal Kadri, vice-presidente della FSM e attivo nella Federazione Generale dei Sindacati di Siria (GFTU), ha prenso la parola per ricordare la guerra ingiusta e senza fine che subisce il suo popolo dal 2011. I piani egemonici degli Stati Uniti e dei loro alleati non hanno accettato la posizione della Siria a favore di una politica equilibrata di coesione coi valori nazionali e ha rifiutato di cedere sugli scenari espansionistici del Grande Medio Oriente. La Siria sostiene la Palestina, denuncia il blocco economico e la disinformazione dei media mainstream, ha ricordato il sindacalista di Damasco. Molti delegati africani hanno invece lanciato un appello alla solidarietà coi loro compagni arrestati, come nel caso della Guinea e del Benin ; ma anche in Europa dove 8 giovani baschi sono stati condannati a pene fra 8 e 13 anni di prigione mentre un sindacalista andaluso è stato condannato a 3 anni di reclusione. Un rappresentante operaio libanese ha esclamato che di fronte alle rappresaglie e alle strategie imperialiste per smantellare i paesi non allineati « I popoli non hanno che un’opzione : lottare per vincere ! ».
Durante la riunione è stato annunciato il congresso dei sindacati dei lavoratori dell’energia che avrà luogo in Indiaa dall’11 al 12 settembre prossimi e la discussione verterà su come appropriarsi delle risorse naturali sfruttate oggi dalle multinazionali capitaliste.
La delegazione del Venezuela ha invece convocato nel proprio Paese il 5° Incontro internazionale dei giovani lavoatori a fine settembre che verterà sulla formazione e l’impegno ideologico della gioventù operaia. Mentre i ceti popolari sono sul piede di guerra contro le ingerenze statunitensi e i piani antidemocratici dell’oligarchia, sostenere la partecipazione dei giovani significa promuovere gli strumenti che faranno avanzare la Rivoluzione bolivariana.
Molti delegati hanno poi osservato la vitalità delle forze che si organizzano intorno alla FSM per difedere le conquiste sociali e presevare la convenzione Nr. 98 sul diritto d’organizzazione e di negoziazione collettiva e la convenzione Nr. 87 sulla libertà sindacale e la protezione dei diritti sindacali per difendersi dagli attacchi neoliberali ai codici di diritto del lavoro e al diritto di sciopero.
Occore insomma stabilire azioni comuni a favore dell sviluppo di un sistema alternativo, capace di proteggere le comunità e rafforzare il mondo del lavoro dalle precarietà. E’ un impegno, questo, che i sindacati della FSM sono pronti ad assumere, anche per mostrare a chi credeva che la FSM fosse morta, che in realtà in questo inizio del 21° secolo essa si sta rafforzando. Il futuro sta nella formazione politica e ideologica dei quadri sindacali e nel raggiungere l’affiliazione di 100 milioni di lavoratori entro il prossimo Congresso Sindacale Mondiale.