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I giornalisti svizzeri vogliono un nuovo contratto collettivo: iniziate le trattative!

Le trattative per un contratto collettivo di lavoro (CCL) dei media della Svizzera tedesca e della Svizzera italiana hanno avuto inizio. Le delegazioni si sono accordate sulle modalità di procedura dei lavori e hanno già programmato  sette incontri che si svolgeranno  entro il mese di giugno 2018.

Il 16 ottobre 2017 ha avuto luogo il primo incontro per le trattative di un nuovo CCL dei media che dovrà definire le condizioni di lavoro minime dei giornalisti e delle giornaliste, così come del personale tecnico di redazione nella Svizzera tedesca e in Ticino. Attorno al tavolo delle trattative si sono riunite l’associazione professionale Impressum e il sindacato di categoria Syndicom in rappresentanza dei lavoratori, la Federazione degli editori e l’associazione Stampa Svizzera in rappresentanza invece del padronato.

Nel primo giorno di trattative le delegazioni hanno trovato un accordo sulle modalità di lavoro e hanno concordato i prossimi incontri  entro il mese di giugno 2018. I contenuti delle trattative sono state suddivisi in otto blocchi tematici. In primavera si riuniranno i rispettivi comitati e assemblee: in questo modo si vuole assicurare che il risultato delle trattative trovi forte consenso sia tra i lavoratori, sia da parte dei datori di lavoro. In particolare dovranno essere soddisfatte le esigenze delle differenti aziende mediatiche così come le condizioni di lavoro dei dipendenti.

Nel momento in cui si troverà un accordo un nuovo CCL potrà entrare in vigore, ma non prima di gennaio 2019. In ogni caso l’ultima parola spetta alle assemblee dei delegati di ogni organizzazione. Le prime discussioni – assicurano i vertici sindacali – “hanno messo in luce la volontà di tutte le parti coinvolte nelle trattative di voler rafforzare la collaborazione sulla base di un nuovo partenariato sociale”.