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Abolire il proporzionale e imporre un quorum ai partiti minori non aiuta la governabilità!

In Italia si discute dell’ennesima legge elettorale. La vulgata comune sostiene che per garantire la governabilità sia necessario evitare il sistema proporzionale e introdurre una soglia di sbarramento per escludere i partiti minori che creano instabilità. Quello che si evita di dire è che così facendo il parlamento non è più proporzionalmente rappresentativo delle sensibilità della popolazione (e quindi è di fatto meno democratico) e che con uno sbarramento milioni di cittadini vedrebbero cancellato il loro voto.

partiti_prima_repubblicaDurante la cosiddetta “Prima Repubblica”, dal 1946 al 1992 nel parlamento italiano erano rappresentati i seguenti partiti: Democrazia Cristiana; Partito Comunista Italiano; Democrazia Proletaria; Partito Socialista Italiano; Partito Socialdemocratico Italiano; Partito Liberale Italiano; Partito Repubblicano Italiano; Movimento Sociale Italiano; Partito Radicale. Nove partiti che hanno rappresentato l’arco costituzionale e le colonne portanti della Repubblica sorta dalla Resistenza antifascista. La legge elettorale era basata sul sistema proporzionale puro, senza sbarramenti, senza premi di maggioranza.

Eppure tutto ciò viene definito instabile, poco incline alla governabilità, ecc. Quindi hanno introdotto il sistema maggioritario, le coalizioni, i premi di maggioranza, i quorum, ecc. con l’obiettivo di ridurre la parcellizzazione partitica e garantire stabilità al sistema parlamentare. Ed ecco il risultato! Nella sola 17esima legislatura nei due rami del parlamento italiano erano presenti: Partito Democratico; Movimento Democratico e Progressista; Alternativa Popolare-Centristi per l’Europa-NuovoCentroDestra; Civici e Innovatori; Democrazia Solidale-Centro Democratico; Movimento 5 Stelle; Forza Italia; Lega Nord; Scelta Civica-Costituente Liberale e Popolare-MAIE; Sinistra Italiana-Possibile; Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale; Conservatori e Riformisti; Alternativa Libera-Tutti Insieme per l’Italia; Unione Democratica di Centro; Partito Socialista Italiano; Liberali Per l’Italia; Fare-Partito Repubblicano Italiano; Italia dei Valori; Insieme per l’Italia; Movimento X; Federazione dei Verdi; Campo Progressista, ecc. Insomma da 9 a oltre 22 forze politiche.

Teniamolo presente quando nel Canton Ticino vorranno abolire il proporzionale per passare al maggioritario e quando i partiti borghesi tenteranno di imporre il quorum per ammazzare i partiti di opposizione…