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Abu Al Ezz (Al-Nusra): “Gli americani sono dalla nostra parte”!

Sinistra.ch propone la traduzione di un’intervista ad Abu Al Ezz – comandante di “Jabhat Al Nusra” – realizzata da Jürgen Todenhöfer e pubblicata il 26 settembre 2016 sulla “Kölner Stadt-Anzeiger“.


Era il settimo viaggio che facevo con mio figlio in Siria dall’inizio della guerra civile. Vi siamo rimasti tredici giorni. L’intervista è stata eseguita nell’arco di dieci giorni passati con Abu Al Ezz, comandante di “Jabhat Al Nusra”, filiale di “Al Qaida”. Abbiamo potuto indagare nel profondo l’identità dell’uomo venendo a conoscenza praticamente di tutto quello che lo riguarda.

L’intervista è stata resa possibile grazie ad un aggancio con un ribelle di Aleppo. Da anni intrattengo contatti con i ribelli siriani. Ci siamo incontrati in una cava di pietra ad Aleppo, nel raggio di azione di “Al Nusra”, dove solo un membro del gruppo può entrare illeso.

Il comandante Abu Al Ezz ha detto: «Noi siamo una fazione di Al Qaida. I nostri principi sono: lotta contro la depravazione, onestà e sicurezza. Le nostre priorità e la nostra modalità d’azione sono cambiati. Ora, per esempio, Israele ci accorda il suo sostegno, perché si trova in guerra contro Siria ed Hezbollah. Anche l’America ha cambiato il proprio atteggiamento nei nostri confronti. In verità costituivamo un gruppo unico con lo stato islamico; quest’ultimo è stato tuttavia strumentalizzato dalle nazioni potenti come gli USA per i loro interessi e scopi, allontanandolo dai nostri principi. Ci è infatti chiaro che la maggior parte dei capi dello stato islamico collaborano con i servizi segreti esteri. Anche se loro in passato sono stati nostri sostenitori, ora perseguiamo sulla nostra via. Vogliamo la caduta del regime dittatoriale, tirannico, il regime degli infedeli. E vogliamo anche avanzare nella conquista, come fece Khaled Ben Al Walid (capo guerriero arabo musulmano del VII secolo, n.d.t), prima nel mondo arabo e poi in Europa».

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Qual è il rapporto tra voi e gli Stati Uniti? Gli USA sostengono i ribelli?
Abu Al Ezz: Sì, gli Stati Uniti sostengono l’opposizione, ma non direttamente. Sostengono i paesi che ci sostengono. Ma non siamo ancora soddisfatti di questo supporto. Essi dovrebbero sostenerci con armi sofisticate. Abbiamo vinto le battaglie grazie a missili TOW. Siamo riusciti con questi missili a trovare un equilibrio con il regime. Abbiamo ottenuto le armi provenienti dalla Libia attraverso la Turchia. Abbiamo ricevuto anche lanciarazzi multipli BM (Boevaja Mašina). Il regime ci supera solo con i suoi aerei da combattimento, missili e lanciamissili. Abbiamo catturato alcuni dei loro lanciarazzi e ne abbiamo ottenuto grandi quantità dall’estero. Ma in alcuni territori abbiamo la situazione sotto controllo grazie ai missili americani TOW.

nusra_2531576bA chi gli USA hanno dato i missili prima che arrivassero a voi? Gli USA hanno dapprima fornito questi missili all’ Esercito Siriano Libero (FSA) e da lì sono poi passati a voi?
No, i missili sono stati dati a noi direttamente. Sono stati forniti appositamente ad un gruppo. Quando la Castello Road (strada di al-Qastal, via di comunicazione durante le ultime battaglie per far arrivare rinforzi ai quartieri orientali della città di Aleppo, n.d.t) era bloccata ed eravamo assediati, c’erano con noi ufficiali provenienti da Turchia, Qatar, Arabia Saudita, Israele e Stati Uniti.

Che ruolo avevano questi ufficiali?
Esperti! Esperti per l’uso di satelliti, razzi, ricognizione e telecamere di sicurezza termiche”

C’erano anche esperti statunitensi?
Sì, esperti di diversi paesi.

Tra cui statunitensi?
Sì, gli Stati Uniti sono dalla parte di Al-Nusra, ma non come dovrebbero essere. Per esempio ci hanno detto: Dobbiamo catturare e conquistare il “Battaglione 47”. L’Arabia Saudita ci ha dato 500 milioni di lire siriane. Anni fa per prendere la scuola di fanteria di Aleppo “Al-Muslimiya” ricevemmo dal Kuwait 1,5 milioni di dinari e dall’Arabia Saudita 5 milioni di dollari.

Da governi o da privati?
Dai governi.

La lotta è dura, il regime è forte e ha il sostegno della Russia…?
Lotteremo fino alla caduta del regime. Combatteremo la Russia e l’occidente perché l’occidente non è dalla nostra parte. L’occidente ci manda solo mujahidin, invia questi combattenti. Perché l’occidente non ci sostiene nel modo giusto? Abbiamo molti combattenti provenienti da Germania, Francia, Gran Bretagna, USA, da tutti i Paesi occidentali.

Ci sono molti combattenti provenienti dall’Europa ad Aleppo, nel Jabhat al-Nusra?
Molti, molti, molti!

Quanti?
Molti.

Cosa ne pensa del cessate il fuoco?
Non lo riconosciamo. Riposizioniamo i nostri gruppi e intraprenderemo nei prossimi giorni un attacco schiacciante al regime. Abbiamo riordinato tutte le nostre forze in tutte le province, ad Homs, Aleppo, Idlib e Hama.

Non v’interessano i 40 camion di rifornimenti d’emergenza per la parte orientale di Aleppo?
Abbiamo richieste. Finché il regime si trova lungo la Castello Road, ad al-Malah e nelle aree settentrionali, non lasceremo che quei camion passino. Il regime deve ritirarsi da tutte le aree in modo che ci facciano arrivare quei camion. Se un camion arriva nonostante ciò, arresteremo il conducente.

Perché alcuni dei vostri gruppi si sono ritirati di un km/mezzo km dalla Castello Road?
Il regime usa armi avanzate. Abbiamo subito una controffensiva. Perciò ci siamo ritirati in silenzio, per recuperare e attaccare di nuovo il regime. Ma questo attacco deve portare alla caduta del regime.

Così era un trucco, una tattica militare?
Sì, tattica militare.

L’obiettivo di tale tattica era ricevere cibo o riposizionare i combattenti?
Non eravamo d’accordo col cessate il fuoco.

Questo vale solo per Jabhat al-Nusra o per tutti gruppi dei vostri alleati?
È la posizione di tutti i gruppi nostri alleati.

Fronte islamico, esercito islamico?
Sono tutti con noi. Siamo tutti di Jabhat al-Nusra. Ogni gruppo ha un proprio nome, ma il credo è sempre lo stesso. Il nome generico è al-Nusra. Una persona ha, per esempio, 2000 combattenti. Poi si crea da questi un nuovo gruppo e lo si chiama Ahrar Al Sham. Fratelli, i cui credo, pensieri e obiettivi sono identici a quelli di al-Nusra.

Questo è il suo parere o anche quello dei suoi capi?
Questa è l’opinione generale. Ma se un uomo viene da lei e fa di voi un ‘combattente moderato’ e vi offre da mangiare e bere, accettate o no?

450’000 persone sono state uccise in questa guerra. Sono stato a Aleppo e Homs. Molte parti sono distrutte. Se la guerra continua sarà distrutto tutto il Paese. Milioni di persone moriranno… In Germania abbiamo avuto una volta la ‘guerra dei trent’anni’…
Noi siamo in guerra da soli 5 anni, che in rapporto è poco!

Accettereste qualcuno del regime di Assad nel governo di transizione?
Nessuno del regime di Assad o dell’esercito libero siriano, che viene definito moderato. Il nostro obiettivo è la caduta del regime e la fondazione di uno Stato islamico basato sulla sharia islamica.

La gente di Aloush, recatasi a Ginevra per i negoziati, ha accettato il governo di transizione.
Ci sono mercenari siriani. Al-Lush combatte con al-Nusra. I gruppi che la Turchia ha accolto con cui è stato creato l’esercito libero siriano, prima erano con al-Nusra. Costoro sono deboli, hanno ricevuto molti soldi e si sono venduti. Devono seguire gli ordini dei loro sponsor.

L’esercito islamico e il fronte islamico negoziano a Ginevra
Perché i loro capi sono stati creati dall’occidente. Sono consigliati e pagati dai servizi segreti occidentali e degli Stati del Golfo per realizzare gli obiettivi di questi paesi. Siamo nel punto di osservazione più avanzato della zona di Sheikh Said, sotto il nostro controllo. Dietro quelle case ad al-Majbal vi sono i soldati del regime. Le nostre forze sono a 200 metri da qui.