Nella “piccola” Bellinzona ho fatto due legislature quale consigliere comunale, di cui un anno come capogruppo del “Noce”, la lista civica inter-partitica fondata dal sindaco Brenno Martignoni, e, in seguito, pure come primo subentrante in Municipio per la lista “Sinistra Unita” costituita nel 2012 fra il Partito Comunista e il Partito Socialista. Dopo una legislatura di pausa, nel 2021 sono tornato nel legislativo della nuova Città aggregata, in rappresentanza del Partito Comunista all’interno della lista “Unità di Sinistra” con Alessandro Lucchini.
Prima dell’aggregazione sono stato commissario della Legislazione e poi presidente della Commissione del Piano Regolatore, dove sono tuttora attivo: nella legislatura che sta volgendo al termine mi sono quindi concentrato su questioni pianificatorie ed ambientali. Un lavoro che non è forse molto mediatizzato ma che è politicamente rilevante, soprattutto in una città che sta crescendo e si sta sviluppando come Bellinzona (pensiamo solo al nuovo comparto delle Officine o al progetto per la posa di pannelli solari senza costi di investimento per i consumatori). In questo solco peraltro si inserisce anche una delle ultime interrogazioni depositate con Alessandro Lucchini e numerosi altri consiglieri comunali socialisti sui problemi viari che causeranno i nuovi grandi generatori di traffico sulla già oggi intasata Via San Gottardo: è infatti prevista l’apertura di un fast food e di un nuovo supermercato.
L’esperienza accumulata in questi anni mi porta quindi a ricandidarmi nuovamente per il Consiglio Comunale sulla lista “Unità di Sinistra” che è riuscita nell’intento di unire il PC con il PS su priorità non solo di tipo sociale e ambientale ma anche strettamente locali. Siamo infatti convinti che sul piano comunale l’alleanza non solo sia fattibile (pur con le differenze che sono note a sinistra) ma soprattutto che si possa avere così i numeri per incidere nel governo della Città: non si tratta insomma di fare testimonianza ideologica né tantomeno di fare un’opposizione sterile e declamataria, ma si tratta di raggiungere conquiste concrete. Il Partito Comunista è ad esempio alla base di alcuni diritti sociali come la prossima introduzione di un regolamento per le prestazioni sociali, la conciliabilità lavorativa dei famigliari curanti e l’aumento a venti giorni del congedo paternità per i lavoratori comunali. Anche il tema ambientale è stato affrontato con successo: dall’introduzione del Sammelsack per bruciare meno rifiuti nel termovalorizzatore di Giubiasco al divieto di stoviglie monouso nei grandi eventi, passando per la limitazione delle tariffe dell’acqua potabile. E i diritti democratici non sono da meno: dalla maggiore trasparenza nell’utilizzo della videosorveglianza sul territorio cittadino al coinvolgimento delle commissioni di quartiere. Il riconoscimento del lavoro rigoroso dei comunisti bellinzonesi e in particolar modo di Alessandro Lucchini nel legislativo comunale è alto e trasversale, una fiducia di cui siamo orgogliosi ma anche grati.
La scelta dell’alleanza non è stata immediata, anche perché una lista unica porta con sé una maggiore concorrenza interna e il rischio quindi di risultati peggiori per i singoli candidati comunisti. Tuttavia ha prevalso in noi la responsabilità di, come detto, voler incidere in un gruppo più ampio ma anche la consapevolezza che l’Unità di Sinistra al governo della Città ha portato avanti temi importanti: il salario minimo di Fr. 4’000.- per i lavoratori comunali; il raddoppio delle mense scolastiche; il risanamento energetico degli edifici pubblici; la ristrutturazione delle Scuole Nord e gli utili interventi di edilizia scolastica; gli investimenti strategici poi sono stati tanti (pensiamo al settore della ricerca di punta nel campo biomedico) e non vi è stato un arretramento nonostante i continui attacchi della destra che vorrebbe tagli e risparmi; la frequenza dei trasporti pubblici è notevolmente migliorata e i posti per apprendisti e civilisti sono cresciuti. C’è molto ancora da fare (ad esempio sul fronte giovanile si è decisamente in ritardo) e ci sono situazioni da verificare (ad esempio la gestione del crematorio comunale), ma le premesse per unire la sinistra e avanzare sui diritti sociali senza perdere la nostra identità comunista, di opposizione propositiva, e la nostra indipendenza di Partito del lavoro, del progresso e della neutralità svizzera, ci sono.
Premesse che mi hanno spinto a rimettermi a disposizione con Alessandro Lucchini e a sostenere alcuni candidati nuovi, che conosco bene e che potranno essere dei validi consiglieri comunali: Samuel Iembo (membro della Commissione municipale Giovani), Francesco Vitali, Amos Speranza, Vanessa Pellandini e Francesco Helbling.