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Uscire dalla NATO e dall’Unione Europea. In Italia nasce “Democrazia Sovrana e Popolare”.

Con grande entusiasmo un migliaio di delegati si è ritrovato a Roma insieme a Marco Rizzo e Francesco Toscano con il dichiarato obiettivo di costruire una forza politica orientata al multipolarismo e alla sovranità nazionale, decisa a rompere ogni legame e ogni sudditanza agli interessi atlantisti ed europei. Il progetto di Democrazia Sovrana e Popolare (DSP) guarda con ambizione al futuro, senza disdegnare i momenti elettorali, a partire da quello delle europee in cui ambisce a confermare e possibilmente migliorare, i risultati ottenuti alle politiche del 2022. DSP nasce dall’incontro fra il Partito Comunista e il movimento “Ancora Italia” di orientamento patriottico.

Mettere al centro il lavoro e la sovranità nazionale

Tuttavia l’orizzonte sta nei prossimi anni, nella piena consapevolezza che anche in Italia debba svilupparsi una presenza politica capace, partendo da una significativa presenza di marxisti e quadri comunisti, di orientarsi all’edificazione di un futuro in cui i diritti sociali e il lavoro saranno parte di un più vasto programma di profondo ripensamento dell’organizzazione sociale, capace di chiudere la fallimentare stagione del neoliberismo, che ha reso gli italiani e gli europei più poveri e al contempo uscire definitivamente da una sudditanza a Washington che ha ridotto l’Italia e l’Europa ad ancelle di altrui interessi, come ammesso dallo stesso Mario Draghi nel G7 del 2021 in Cornovaglia.

La collocazione internazionale del Partito non va sottovalutata

Il netto posizionamento internazionale contro l’imperialismo e per la costruzione di un mondo multipolare e di pace è stato confermato dalla presenza in sala non solo delle delegazioni diplomatiche di Cuba e Venezuela, ma anche di Russia, Cina e Corea del Nord, tutte accolte dai delegati presenti con vivissima soddisfazione, a conferma del chiaro orientamento assunto sui temi internazionali da Democrazia Sovrana e Popolare.

I dirigenti della nuova formazione politica di fronte al Congresso.

Le priorità di DSP

Il congresso ha stilato diciassette linee di azione politica che merito di essere riportate, esplicitando chiaramente intenzioni e orientamenti della nuova formazione politica:

  1. Fine dell’egemonia unipolare targata USA e apertura di una nuova era multipolare.
  2. Rottura della UE e della NATO, strumenti di una globalizzazione oramai superata. Recupero della sovranità monetaria e uscita dall’Euro.
  3. Nuovo equilibrio internazionale a “cerchi concentrici’. Ovvero recupero di una piena sovranità militare ed economica interna che si relaziona, su base paritaria, con tutte le restanti nazioni del mondo per il perseguimento di obiettivi di interesse generale e strategico. Nessun approccio sciovinista quindi.
  4. Primato del lavoro sulla rendita, fine della libera circolazione dei capitali. Tassazione delle multinazionali alla pari di commercio e artigianato, liceità dell’uso del contante.
  5. Messa al bando delle agenzie di rating e recupero del primato della politica.
  6. Nazionalizzazione coatta delle società straniere che violano i nostri principi fondativi a partire dalla libertà di espressione. Legislazione severa, con pene detentive, per i responsabili di società private che censurino i liberi pensieri con la scusa della lotta alle “fake news”.
  7. Aumento della produzione interna tramite politiche improntate al raggiungimento della piena occupazione.
  8. Difesa e sviluppo della piccola e media impresa italiana.
  9. Ricostruzione di uno stato sociale aggredito da 30 anni di scellerate politiche neoliberiste.
  10. Critica del fanatismo ambientalista solo di facciata, totalmente avulso dai problemi concreti di difesa dell’ambiente, supportato dal falso mito del cambiamento climatico come opera dell’uomo e fine dell’ossessione genderista e del politicamente corretto.
  11. Riforma della scuola improntata al recupero del senso critico e allo studio dei classici al fine di formare gli uomini del futuro in senso contrario al modello “robotico” e “obbediente” caro ai decisori odierni. Fuori dalla scuola qualunque indirizzo gender, sessuale o carriera alias per i minorenni.
  12. Rispetto della dignità della persona e della sacralità della vita.
  13. Valorizzazione e difesa della famiglia come nucleo fondativo della società, come originale formula di “stato sociale” primitivo.
  14. Accettazione e promozione di una idea di progresso che liberi l’uomo senza schiavizzarlo.
  15. Lotta alle disuguaglianze tipiche del capitalismo finanziario.
  16. Disarticolazione di centri di prostituzione intellettuale come l’OMS che strumentalizzano eventuali emergenze per ottenere cambiamenti di natura politica.
  17. Abolizione dei contributi pubblici a giornali e mass media (RAI compresa) evitando che il pensiero unico del mainstream sia addirittura finanziato dal popolo.
  18. Siamo contro le migrazioni forzate. L’Africa agli Africani. Aiutare l’indipendenza dei Paesi Africani, battere il neocolonialismo.

Davide Rossi

Davide Rossi, di formazione storico, è insegnante e giornalista. A Milano dirige il Centro Studi “Anna Seghers” ed è membro della Foreign Press Association Milan.