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Il leader del Partito Comunista dell’Ucraina denuncia: l’UE sta armando i fascisti ucraini!

Lo scorso 22 aprile – ovviamente nel silenzio dei media svizzeri ed europei – si è tenuto a Minsk, la capitale della Bielorussia, e su iniziativa dell’importante Partito Comunista di Bielorussia (PCB), un Forum internazionale anti-fascista, a cui hanno partecipato i rappresentanti di partiti politici di oltre 50 Paesi. Oltre ai padroni di casa del PCB, erano fisicamente presenti anche gli esponenti dei partiti comunisti delle repubbliche dell’ex-URSS – compreso il prestigioso Partito Comunista della Federazione Russa (KPRF) – mentre dall’Europa sono intervenuti i dirigenti del Partito Comunista Portoghese (PCP), del Partito Comunista Tedesco (DKP) e del Partito dei Lavoratori di Ungheria (Munkaspart). Benché invitato, il Partito Comunista della Svizzera guidato dal deputato Massimiliano Ay non vi ha preso parte. Collegati on-line vi erano poi altre decine di relatori dei PC di Asia e America latina.

Dopo i saluti di Lukashenko, ha parlato Simonenko

Durante il Forum, aperto con i saluti del Presidente della Repubblica, Alexandr Lukashenko, che ha sottolineato il fatto che “la voce dei sostenitori delle idee comuniste nella lotta per il diritto di ogni persona alla pace e al lavoro creativo deve risuonare persistente e intransigente”, è stato particolarmente intenso il discorso pronunciato da Piotr Nikolayevitch Simonenko, primo segretario del Partito Comunista dell’Ucraina (KPU), messo al bando dal 2014 e ancora recentemente vittima della più feroce stretta repressiva del regime autoritario di Volodimir Zelenzky.

Fin dal 2014, i comunisti ucraini sono vittima di una violenta repressione.

Il KPU è stato il primo partito di opposizione a essere messo al bando dal regime golpista di Kiev, e questo divieto è stato rapidamente seguito anche dalla chiusura d’ufficio della maggior parte dei partiti di opposizione (11 partiti, la maggior parte dei quali di sinistra!) e dei sindacati. Come se non bastasse Zelenzky – con il sostegno dell’Unione Europea – ha poi varato una legge che consente la censura arbitraria di tutti i media da parte del suo regime, senza alcun tipo di processo.

I comunisti ucraini lanciano l’allarme: il fascismo sta tornando e l’UE lo sta armando!

Simonenko ha ricordato come da 9 anni il popolo del Donbass stai portando avanti una lotta di liberazione dai battaglioni neo-nazisti foraggiati dall’Occiente. Dopodiché si è rivolto ai suoi colleghi dirigenti politici e anche al pubblico con queste parole: “vorrei attirare la vostra attenzione sul fatto che per la prima volta dalla fine della Seconda guerra mondiale, la voce dei comunisti dovrebbe essere ascoltata dall’intera comunità mondiale, perché per la prima volta in questi anni, stiamo organizzando un tale forum antifascista per mettere in guardia l’umanità dalla nuova minaccia del fascismo e dalle conseguenze che purtroppo abbiamo già come esempio in Ucraina. […] Il fascismo è stato sconfitto perché c’era un sistema creato dai comunisti, che ha sconfitto il fascismo con il suo potere economico. Oggi è il momento di agire, […] oggi dobbiamo pensare che gli americani e gli europei, fornendo proiettili all’uranio impoverito, come hanno fatto in Jugoslavia, purtroppo non hanno imparato nulla. Oggi provocano l’uso di armi nucleari tattiche”.

Gennadji Zjuganov, segretario del Partito Comunista della Federazione Russa.

Zyuganov: “gli anglosassoni conducono una guerra contro la Russia”

“Nel maggio 1945, il pianeta fu ripulito dal fascismo e celebrò la Grande Vittoria”, ha ricordato il leader del Partito Comunista della Federazione Russa Gennadij Zjuganov: “ci sembrava allora che il fascismo fosse stato completamente sconfitto, ma gli anglosassoni decisero diversamente. Costoro assunsero dall’altro lato dell’Oceano tutti i metodi hitleriani […] e scatenarono successivamente un’intera serie di guerre. Ma la guerra principale in tutti questi anni è stata condotta contro il mondo russo e il nostro Paese. Oggi questa guerra, infatti, è diventata una guerra calda, in ambito informatico, tecnologico e militare”. La parola è passata quindi al segretario del PC bielorusso: “lo scopo di questo Forum è quello di unire tutti i patrioti della comunità internazionale, perché è giunto il momento di respingere il fascismo e di dire che il movimento patriottico continua a vivere, che non dimentichiamo la storia mentre costruiamo la modernità” ha esclamato Aljaksaj Sokal.