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Sì alla riforma della Legge sui trapianti

La modifica della legge sui trapianti che verrà votata il prossimo 15 maggio ha lo scopo di far fronte al problema della carenza di organi e di diminuire i lunghi tempi da attesa per chi ha bisogno di un trapianto: in Svizzera ogni anno sono circa 1400 le persone in lista d’attesa, ma solo 450 ricevono uno o più organi e 70 muoiono senza aver ricevuto un trapianto.

Attualmente nel nostro Paese vige il modello del consenso in senso lato: ognuno deve dare attivamente il proprio consenso a donare gli organi in caso di decesso. Nel caso in cui queste volontà non fossero note, sarebbero i familiari a dover prendere una decisione sulla base delle possibili intenzioni del paziente. Anche se l’80% della popolazione si dichiara favorevole sono ancora in pochi ad aver espresso la propria decisione e spesso sono quindi i familiari, nel contesto di situazioni difficili e drammatiche, ad avere il dovere di decidere. Nell’60% dei casi, la famiglia che ignora le volontà del defunto rifiuta la donazione. 

La nuova legge introdurrebbe invece il modello del consenso presunto che, al contrario, prevede che tutti coloro che non desiderano donare i propri organi debbano dichiararlo. In caso di rifiuto la donazione di organi non avverrebbe. In mancanza di volontà espresse, ai familiari verrebbe comunque chiesto se fossero a conoscenza del disaccordo della persona deceduta: in quel momento la famiglia potrebbe quindi rifiutare la donazione. In ogni caso, in assenza di volontà contrarie e laddove i familiari non siano raggiungibili, la donazione di organi sarebbe comunque esclusa. La donazione di organi rimane comunque un tema sensibile e complesso, per tanto è necessario che, insieme alle modifiche, siano promosse delle campagne di sensibilizzazione e di informazione per incoraggiare le persone a parlare del tema con i propri amici e familiari. 

Questa modifica della legge costituisce inoltre uno strumento di lotta contro il traffico di organi: la mancanza di organi può infatti spingere le persone più abbienti a recarsi nei Paesi fragili per ottenere un organo illegalmente, senza nessuna garanzia per la propria salute relativamente alla qualità degli organi. Questi organi sono spesso provenienti da persone disperate che acconsentono a vendere una parte del proprio corpo, se non estratti con pratiche peggiori. 

Come Partito Comunista invitiamo quindi a votare a favore della nuova Legge sui trapianti per aumentare la disponibilità di organi, salvare delle vite e scoraggiare i traffici criminali.  

Angelica Forni

Angelica Forni, classe 1998, ha conseguito un Bachelor in Relazioni internazionali a Ginevra e sta studiando Public Management all'Università della Svizzera italiana. È consigliera comunale a Losone e fa parte del coordinamento della Gioventù Comunista Svizzera (GC).