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I pacifisti degli USA si mobilitano. Ma non contro la Russia: chiedono anzi la fine delle sanzioni!

«Il popolo dell’Ucraina sta soffrendo in una zona di guerra a causa delle azioni degli Stati Uniti, a partire dal colpo di stato del 2014 che ha violentemente rovesciato il presidente eletto. L’obiettivo era ed è quello di usare l’Ucraina come arma per colpire militarmente la Russia. Sottolineiamo che l’attuale conflitto non è il primo in Ucraina. Più di 14.000 persone che vivono nella regione orientale del Donbass hanno perso la vita in una guerra di otto anni perché hanno rifiutato di accettare il governo golpista imposto dagli Stati Uniti». A dirlo non sono organizzazioni di destra filo-putiniana come direbbero certi giornalisti svizzeri, ma un comunicato della United National Antiwar Coalition (UNAC), la coalizione nazionale unitaria contro la guerra attiva negli Stati Uniti, orientata a sinistra e priva di legami con il governo russo di cui è anzi critica. Della UNAC fanno infatti parte varie realtà come il Minnesota Antiwar Committee, gli Youth Against Empire, la Black Alliance for Peace, ma anche lo storico US Peace Council, sezione del Consiglio Mondiale della Pace a sua volta riconosciuto dalle Nazioni Unite. Fra le persone di riferimento della Coalizione si trovano poi attivisti socialisti e comunisti del Workers World Party e della Freedom Road Socialist Organisation.

La UNAC raggruppa svariate organizzazioni pacifiste attive negli USA.

Ma se può sembrare ovvio che i pacifisti considerino negativamente la richiesta del regime ucraino di una cosiddetta “no-fly zone” poiché trasformerebbe il conflitto in corso in una guerra aerea che aggraverebbe il rischio di un conflitto nucleare su scala mondiale, il dato politico importante e che sancisce la rottura fra UNAC e, ad esempio, il Partito Socialista Svizzero o il Partito Democratico italiano è che i pacifisti americani considerano le sanzioni contro Mosca alla stregua di «dichiarazioni di guerra con altri mezzi e dovrebbero essere universalmente condannate da tutto il movimento contro la guerra».

In Ucraina si sono consolidati i neo-nazisti

I militanti americani contro la guerra chiariscono infatti che «c’erano molte opportunità per risolvere questo conflitto in modo pacifico. Gli Stati Uniti avrebbero potuto annunciare che l’Ucraina non sarebbe stata eleggibile per l’adesione alla NATO, ma hanno rifiutato di farlo». Ma oltre a ciò – ricorda la UNAC – vi è il secondo accordo di Minsk (Minsk II) firmato nel 2015 da Ucraina, Russia, Germania e Francia che è pure stato approvato all’unanimità dal Consiglio di Sicurezza dell’ONU: «Minsk II richiedeva la cessazione delle ostilità tra l’Ucraina e le Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk nel Donbass. L’Ucraina doveva impegnarsi nei negoziati e dare un riconoscimento costituzionale alla regione. Ma le forze di estrema destra ne hanno impedito l’attuazione e tre presidenti degli Stati Uniti hanno trovato vantaggioso non attuare l’accordo». Come risultato, c’è stato un continuo spargimento di sangue, ma pure «il consolidamento delle forze di destra e neonaziste» denunciano gli attivisti per la pace. «L’Ucraina è ora un rifugio per gruppi di suprematisti bianchi e ha invitato mercenari da tutta Europa, dagli Stati Uniti e da altri paesi». Eppure vi sono esponenti della sinistra svizzera che lo negano. Ecco cosa risponde la sinistra statunitense: «è ingenuo e pericoloso negare l’esistenza di queste forze di estrema destra e ignorare la presa che hanno sulla politica ucraina. Non solo scateneranno la violenza in Ucraina, ma inevitabilmente porteranno la violenza razzista negli altri paesi».

I pacifisti americani si oppongono all’invio di armi ma anche all’applicazione delle sanzioni contro la Russia!

Biden ha intenzione di prolungare la guerra in Europa

Il presidente Joe Biden sta spedendo armi e prolungando il conflitto. Gli Stati Uniti stanno arricchendo sempre di più il complesso militare-industriale, drenando denaro che potrebbe invece essere usato per il miglioramento del popolo. Il promesso disegno di legge “Build Back Better” è ancora in attesa, e il denaro che avrebbe dovuto essere usato per rinnovare il credito d’imposta per i bambini e per l’assistenza COVID è stato invece usato per riaccendere il conflitto in Ucraina. Il Congresso e l’amministrazione Biden hanno approvato 15 miliardi di dollari per finanziare il militarismo in Ucraina la stessa settimana in cui i fornitori di test, vaccini e trattamenti COVID gratuiti sono stati informati che questi servizi non sarebbero più stati rimborsati. «I non assicurati e i senzatetto non ricevono alcun aiuto, ma il battaglione neonazista Azov riceve denaro, per gentile concessione del Congresso» sottolineano la UNAC, che lancia un appello invitando tutti i gruppi anti-imperialisti «a unirsi per opporsi ai piani della NATO di espandersi ulteriormente verso est. La NATO non solo deve smettere di accogliere nuovi membri, ma deve essere smantellata del tutto. Non è la forza difensiva che dice di essere quando ha seminato distruzione dall’Ucraina alla Libia all’Afghanistan. La NATO è un’espressione del dominio globale degli Stati Uniti e può solo fare enormi danni in tutto il mondo»!