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Formulario d’inizio locazione: per i comunisti bisogna dire “Stop alla speculazione immobiliare”!

Tra i numerosi oggetti in votazione popolare il prossimo 26 settembre, il popolo ticinese sarà chiamato ad esprimersi anche sull’iniziativa popolare lanciata dalla locale sezione dell’Associazione svizzera degli inquilini (ASI), volta ad introdurre il formulario ufficiale ad inizio locazione. Secondo il testo posto in votazione, “il formulario deve contenere le informazioni sulla pigione precedente e su quella al momento dell’entrata del nuovo inquilino, nonché le motivazioni di un eventuale cambiamento di pigione”. A distanza di un anno e mezzo dalla bocciatura dell’iniziativa popolare federale per “Più abitazioni a prezzi accessibili” (di cui avevamo riferito anche sul nostro portale: leggi qui), respinta dal 55% degli elettori ticinesi, l’ASI torna dunque alla carica sul tema dell’alloggio, per intervenire su un mercato dell’alloggio considerato sempre più problematico.

Secondo l’ASI, bisogna porre un freno alle pigioni abusive

A fronte di una elevata mobilità degli inquilini, l’ASI denuncia un fenomeno generalizzato di aumento abusivo degli affitti: approfittando del cambio di inquilino, i proprietari di immobili aumentano infatti spesso le pigioni senza che vi sia stata alcuna valida ragione per farlo (come ad esempio una ristrutturazione dell’immobile o un qualunque intervento di miglioria). Nel suo argomentario, l’associazione degli inquilini specifica che “grazie al formulario ufficiale saranno leciti unicamente gli aumenti motivati e giustificati: il locatore sarà invogliato a non incorrere in abusi, poiché questi saranno riconoscibili e contestabili”.

Per l’ASI, il formulario ufficiale permetterebbe di calmierare il mercato immobiliare: “le pigioni si influenzano a vicenda, se si limitano gli aumenti si riducono anche le pigioni dei nuovi alloggi che si immettono nel mercato”. Si tratta però anche di una questione di trasparenza: “alla firma di un nuovo contratto l’inquilino non sa se la pigione è stata adeguata al tasso ipotecario, se il proprietario ha introdotto migliorie, se la pigione è stata aumentata e se sì per quali motivi. Il formulario permette di conoscere questi dati, senza che l’inquilino debba chiederli al locatore”.

Per il PC, l’iniziativa è un primo passo nella giusta direzione

Tra i promotori dell’iniziativa figura anche il Partito Comunista, che in un comunicato ha chiarito le ragioni del suo sostegno all’introduzione del formulario ufficiale: “questa misura comporterebbe un importante e necessario passo avanti al fine di contenere gli alti prezzi degli affitti, i quali colpiscono in maniera particolarmente dura le fasce a reddito medio-basso della popolazione ticinese”. Un primo passo importante, ma ancora insufficiente: secondo i comunisti “va tenuto presente che un eventuale successo alle urne dell’iniziativa allevierebbe solo in minima parte le difficoltà della popolazione di reddito modesto che, negli ultimi decenni, a fronte dell’aumento degli affitti, ha vissuto una stagnazione o diminuzione dei salari”. Per il PC, vanno dunque adottati ulteriori provvedimenti, alcuni dei quali già sono stati oggetti di specifici atti parlamentari presentati dalla deputazione comunista in Gran Consiglio.

Il deputato e segretario del PC Massimiliano Ay.

Alloggi a pigione moderata e obbligo di affitto degli immobili inutilizzati!

Al fine di sollecitare un intervento diretto da parte dello Stato sul mercato immobiliare, il deputato (e segretario politico del PC) Massimiliano Ay aveva ad esempio presentato nel 2019 un’interrogazione in cui si denunciava l’eccessivo ritardo accumulato dal Governo su questo fronte. A distanza di svariati anni dall’approvazione parlamentare del Piano cantonale dell’alloggio, ancora largamente insufficiente era infatti l’edificazione di alloggi a pigione moderata da mettere a disposizione delle famiglie a basso reddito.

Oltre a ciò, il Partito Comunista ha ritenuto importante affrontare l’incremento della costruzione di case e di appartamenti di lusso, spesso a scopo di speculazione finanziaria, fenomeno che contribuisce a sua volta all’aumento degli affitti. Denunciando lo sfitto sistematico di questi alloggi costruiti a fini speculativi, con la mozione “Per una politica dell’alloggio incisiva e per contrastare lo sfitto” il deputato comunista chiedeva di istituire un obbligo di affitto a pigione moderata degli appartamenti sfitti per più di 12 mesi, al fine di costringere i proprietari a mettere a disposizione i propri immobili inutilizzati.

Una proposta politica ad ampio spettro quindi quella avanzata dal PC sul tema dell’alloggio, su cui il 26 settembre già si potrebbe registrare una prima conquista con l’introduzione del formulario ufficiale ad inizio locazione.