Le tensioni nella penisola coreana pongono il mondo di fronte al rischio di una catastrofe di incalcolabile gravità. Ma come molti osservatori hanno ripetuto la Repubblica Popolare Democratica di Corea (del Nord) non è la Libia, non è l’Irak, non è l’Afganistan
ContinuaProprio mentre il presidente italiano Sergio Mattarella si trovava in Russia per tentare di appianare le tensioni fra Roma e Mosca aizzate dagli Stati Uniti e che hanno provocato non pochi danni economici alle piccole e medie imprese europee, chi ci ha
ContinuaMentre l’ONU su iniziativa delle potenze occidentali continua a imporre sanzioni economiche e commerciali ai danni della Repubblica Popolare Democratica di Corea, colpevole di non voler cedere sullo sviluppo della propria difesa nazionale, e mentre il presidente statunitense Donald Trump, dopo una
Continua“Salari (ti)cinesi” è lo slogan coniato dal sindacato UNIA per lamentarsi dei bassi salari nel Canton Ticino. Uno slogan dal carattere poco internazionalista, lo aveva giudicato in passato il Partito Comunista. E ora uno slogan semplicemente scorretto poiché il salario medio dei
ContinuaA seguito delle (timide) aperture del governo di Ankara verso Pechino, di cui il nostro portale ha già parlato (leggi), soprattutto dopo il fallito colpo di stato del 15 luglio scorso, il Partito Comunista Cinese sembra voler capire meglio la situazione turca.
ContinuaIl discorso di Xi Jinping a Davos candida la Cina ad una nuova guida e concezione della globalizzazione, dell’economia e dei rapporti internazionali. Chi non l’ha ancora fatto è invitato a leggere il discorso integrale del presidente Xi a Davos. Perché? Semplicemente
ContinuaIl presidente della Repubblica Popolare Cinese, Xi Jinping, ha scritto ieri sul quotidiano svizzero-tedesco Neue Zürcher Zeitung (NZZ) un articolo in merito alla sua visita di stato nella Confederazione, alla sua partecipazione al World Economic Forum di Davos e al suo giro
ContinuaGli articoli pubblicati da molti siti Internet e dai giornali italiani mainstream sulla Corea del Nord non contengono alcuna concreta informazione. Leggendone qualche esempio, è facile rendersi conto che in essi non c’è nessuna volontà di far conoscere il Paese da un
ContinuaGli ultimi che avevano pensato a idee simili – anche se con modalità diversi – si chiamavano Saddam Hussein e Muammar Gheddafi, e sappiamo come sono andati a finire: i loro Paesi invasi e loro assassinati. Ora ci riprova qualcun altro, forse
ContinuaRussia, Cina e Venezuela hanno appena votato, insieme agli altri 12 membri del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, l’approvazione di nuove sanzioni economiche ai danni della Repubblica Popolare Democratica di Corea. La notizia potrebbe essere letta come un isolamento, a questo punto definitivo,
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