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Il figlio di un ex-ministro sudcoreano si trasferisce in Corea del Nord

Di solito siamo abituati a leggere storie di fughe tragiche dalla sempre demonizzata Corea del Nord comunista alla sempre idealizzata Corea del Sud liberale. Capita invece – naturalmente nel silenzio dei media occidentali, svizzeri compresi – che succeda proprio l’inverso, e cioè cittadini sudcoreani stanchi del neo-liberismo e dell’occupazione militare americana, fuggano dal Sud e si trasferiscono nel vicino Stato socialista guidato da Kim Jong Un.

L’ultimo caso è particolarmente eclatante perché riguarda un personaggio in vista a Seoul. Il Ministero dell’Unificazione della Corea del Sud ha infatti confermato che Choe In-Guk, figlio dell’ex-ministro degli esteri sudcoreano, Choe Tok-sin, è atterrato a Pyongyang lo scorso 6 luglio. Secondo un portavoce del Ministero, Choe non avrebbe chiesto l’approvazione da parte delle autorità sudcoreane, il che costituisce reato, poiché i cittadini della “libera” Corea del Sud non possono attraversare in confine verso la parte nord della penisola.

La notizia di questa importante defezione è stata confermata pure da siti di informazione nordcoreani con tanto di fotografie: Choe è stato ricevuto a Pyongyang da funzionari del governo nordcoreano con tanto di bouquet di fiori di benvenuto.

“Vivere e soggiornare in un paese per il quale mi sento grato è un modo per proteggere la volontà dei miei genitori, così ho deciso di vivere permanentemente in Corea del Nord, anche se in ritardo”, ha detto Choe.  Suo padre, Choe Tok-sin, dopo aver rotto con il presidente-dittatore sudcoreano Park Chung-hee, si dimise da ministro ed emigrò prima negli Stati Uniti e poi, in seguito a vari incontri con il leader nordcoreano di allora Kim Il Sung,nel 1986 fece il grande passo e si trasferì con la moglie in Corea del Nord dove si integrarono perfettamente: l’ex-ministro sposò la causa della riunificazione della penisola coreana e rappresentò gli interessi del Nord in questo ambito, mentre sua moglie Ryu Mi-yong divenne presidente di uno dei due partiti politici minori rappresentati nel parlamento della Corea del Nord, il Partito Chondoista.