//

L’ex-ammiraglio Polat: “Turchia obbligata a cooperare con Siria e Russia”

L’ammiraglio in ritiro della marina militare turca Soner Polat dirige oggi l’USMER di Istanbul, il Centro di studi geo-strategici direttamente legato al Partito “Vatan” di Turchia, partito di opposizione di origine marxista di cui il nostro portale ha ampiamente parlato in questo articolo.

Polat è noto per aver recentemente incontrato il presidente socialista siriano Bashar Al-Assad, preparando con lui il terreno per un progressivo riavvicinamento fra Ankara e Damasco. Di questi progressivi avvicinamenti fra turchi e siriani, peraltro, siamo stati noi come redazione di Sinistra.ch gli unici a riferirne in Svizzera e in Europa occidentale: con questo articolo e quest’altro.

L'ex-ammiraglio Soner Polat è ora attivo nella sinistra anti-imperialista!
L’ex-ammiraglio Soner Polat è ora attivo nella sinistra anti-imperialista!

Dopo l’intervento turco in Siria dei giorni scorsi, Polat ha convocato una conferenza stampa in cui ha analizzato la situazione: secondo l’ex-ammiraglio l’intervento delle forze armate di Ankara in territorio siriano serve a distruggere il “corridoio curdo voluto da USA e Israele”, garantendo così l’integrità territoriale della Repubblica Araba di Siria e tutelare il suo legittimo governo a cui partecipa anche il Partito Comunista Siriano.

Polat ha aggiunto: “La Turchia non può permettere che organizzazioni terroristiche come ISIS e PYD, entrambe sostenute dall’imperialismo, controllino questa regione cruciale”! La Turchia “è obbligata a costruire una cooperazione permanente con tutte le nazioni della regione, in primis la Siria e Russia” ha chiarito Polat che ha continuato: “Gli ultimi sviluppi hanno dimostrato che non esiste possibilità di raggiungere un consenso sulla Siria con l’Occidente e Israele”.

Il direttore dell’USMER di Istanbul ha infine affermato anche che l’obiettivo principale di ogni forza anti-imperialista oggi sia di garantire l’unità e l’integrità territoriale di tutti gli stati nazionali della regione contro i progetti di balcanizzazione etnica preparati dagli USA. In tal senso sostenere da sinistra il separatismo curdo significa favorire l’influenza della NATO in Medio Oriente.