Zurigo: arrestato un giornalista palestino-americano

Ali Abunimah è un giornalista, scrittore e attivista palestino-statunitense, noto per il suo impegno a favore dei diritti dei palestinesi e per il suo lavoro di informazione e sensibilizzazione sul conflitto israelo-palestinese[1]. Egli era stato invitato dal Palästina Komitee Zürich, il Comitato di Zurigo per la Palestina[2], quale relatore per una conferenza intitolata Unveiling Truths. Il giornalista avrebbe dovuto tenere la sua conferenza presso la Zentralwäscherei di Zurigo in data odierna, ma l’evento ha dovuto essere annullato dagli organizzatori, in seguito all’arresto di Abunimah ad opera delle autorità zurighesi.

Le prime notizie relative al suo arresto sono state rilasciate direttamente dal portale d’informazione The Electronic Intifada, di cui Abunimah è membro fondatore, che ha affermato: “Il direttore esecutivo (…), Ali Abunimah, è stato arrestato dalla polizia svizzera sabato pomeriggio a Zurigo, prima di un evento in cui doveva parlare.”[3]. L’articolo aggiunge inoltre che “l’arresto è avvenuto un giorno dopo l’arrivo di Ali Abunimah a Zurigo per un tour di conferenze. Quando è arrivato all’aeroporto di Zurigo venerdì, Abunimah è stato interrogato dalla polizia per un’ora prima di essere autorizzato a entrare nel paese.”[4] Fra i media svizzeri a riportare in seguito la notizia si riscontrano ad ora unicamente NZZ[5], TagesAnzeiger[6] e l’edizione in lingua tedesca di 20minuti[7]. Nelle scorse ore la notizia è anche stata ripresa dall’agenzia Reuters.

The Palestine Chronicle cita un testimone[8] che afferma quanto segue: Abunimah sarebbe stato fermato in strada da due poliziotti in borghese, che si sono rifiutati di identificarsi e lo hanno “trascinato grossolanamente attraverso una strada e caricato su una macchina senza segni di riconoscimento”.

L’organizzazione Swiss Action for Human Rights – che si presenta come un insieme di “(…) avvocati e difensori dei diritti umani che amplificano le voci popolari che chiedono il rispetto dei diritti umani e della conformità al diritto internazionale in Svizzera”[9] – ha prontamente lanciato un appello e una petizione in merito. L’appello chiede a chiunque sia preoccupato dall’arresto di scrivere alle autorità di polizia zurighesi, comunicando la propria contrarietà. La petizione, raggiungibile qui, chiede invece: “Il rilascio immediato di Ali Abunimah dalla detenzione amministrativa da parte della Polizia Cantonale di Zurigo; il ritiro del divieto di ingresso nel paese emesso dalla Fedpol svizzera senza alcuna base legale valida; scuse e risarcimenti da parte delle autorità svizzere competenti ad Ali Abunimah per la sua detenzione arbitraria; un’indagine sul procedimento che ha portato a questa decisione errata da parte della Fedpol e della Polizia Cantonale, con responsabilità per i responsabili; il rigoroso rispetto degli standard sui diritti umani e, in particolare, la garanzia della libertà di espressione in Svizzera e la fine della repressione statale della libertà di parola.”[10].

Si potrebbe ipotizzare che la decisione delle autorità sia stata in qualche modo motivata a partire dalle normative svizzere contro la discriminazione e l’incitamento all’odio[11], con relativo divieto d’entrata in Svizzera emanato dalla FedPol[12]. In questo senso però non è chiaro perché allora Abunimah non sia stato fermato direttamente presso l’ente doganale, e non dopo l’ingresso nel paese come effettivamente successo. A tale proposito si è pure espressa l’American-Arab Anti-Discrimination Committee, che – oltre a richiedere il rilascio immediato del giornalista – si è così espresso: “L’arresto di Abunimah è un chiaro promemoria dei crescenti tentativi di soffocare le voci che chiedono giustizia e responsabilità. Sosteniamo con fermezza giornalisti e attivisti che rischiano la loro libertà e la loro vita per denunciare le violazioni dei diritti umani e per esigere un mondo più giusto ed equo. (…) I tentativi di mettere a tacere coloro che difendono i diritti dei palestinesi stabiliscono un pericoloso precedente e devono essere condannati senza ambiguità.”[13].

Di fronte alla rilevanza internazionale che il caso sta assumendo, con articoli in merito pubblicati dalle più disparate testate – da Al Jazeera[14] a The Jerusalem Post[15], tanto per citare due esempi – la risposta pubblica da parte delle autorità zurighesi appare quantomeno sbrigativa. Quella che ad ora sembrerebbe essere l’unica presa di posizione pubblica appartiene al Consigliere di Stato zurighese Mario Fehr, già membro del Consiglio Nazionale fra le file del Partito Socialista Svizzero. Fehr, in merito, ha infatti rilasciato alla Neue Zürcher Zeitung la seguente sintetica dichiarazione: “Non vogliamo in Svizzera un islamista antisemita che incita alla violenza.”[16]. Una dichiarazione che lascia stupiti, se non altro per l’ipersemplificazione di pensiero che essa lascia trasparire.


[1] cfr. Wikimedia Foundation. “Ali Abunimah.” Ultima cons. 26 gennaio 2025. http://web.archive.org/web/20250126123748/https://en.wikipedia.org/wiki/Ali_Abunimah.

[2] cfr. Palästina Komitee Zürich. “palestinecommitteezurich.” Pagina Instagram. Ultima cons. 26 gennaio 2025. https://www.instagram.com/palestinecommitteezurich/.

[3] AA.VV.. “EI’s Ali Abunimah arrested in Switzerland.” The Electronic Intifada, 25 gennaio 2025. http://web.archive.org/web/20250126093130/https://electronicintifada.net/content/eis-ali-abunimah-arrested-switzerland/50333.

[4] ibidem

[5] cfr. Geisseler, Zeno. “Erneut hätte ein Islamist in Zürich auftreten sollen, nun ist der Mann verhaftet worden. Regierungsrat Mario Fehr spricht von einem «Judenhasser».” Neue Zürcher Zeitung, 25 gennaio 2025. http://web.archive.org/web/20250125215446/https://www.nzz.ch/zuerich/radikaler-islamist-sollte-in-zuerich-in-der-zentralwaescherei-auftreten-kantonspolizei-hat-einreisesperre-fuer-ihn-beantragt-mario-fehr-spricht-von-einem-judenhasser-ld.1867964.

[6] cfr. Bordier, Simon. “Kantonspolizei unterbindet Auftritt von Israel-Hasser.” TagesAnzeiger, 25 gennaio 2025. http://web.archive.org/web/20250125215447/https://www.tagesanzeiger.ch/einreisesperre-wipkingen-955909192085.

[7] cfr. Bucher, Jonas. “’Diesen Judenhasser wollen wir in der Schweiz nicht’.” 20minuten, 26 gennaio 2025. http://web.archive.org/web/20250126123451/https://www.20min.ch/story/verhaftung-in-zuerich-diesen-judenhasser-wollen-wir-in-der-schweiz-nicht-103267440.

[8] https://www.palestinechronicle.com/ali-abunimah-arrested-in-switzerland-the-palestine-chronicle-confirms-details-from-zurich-sources/

[9] Swiss Action for Human Rights. “Palestinian-American journalist Ali Abunimah brutally abducted in Zurich facing deportation.” Ultima cons. 26 gennaio 2025. http://web.archive.org/web/20250126031508/https://www.swissactionforhumanrights.org/news/0qynew2beknyr0xcrqj3w0lgmm3yz5.

[10] Swiss Action for Human Rights. “Release Palestinian journalist Ali Abunimah from Swiss detention.” Ultima cons. 26 gennaio 2025. http://web.archive.org/web/20250126030013/https://www.change.org/p/release-palestinian-journalist-ali-abunimah-from-swiss-detention.

[11] cfr. Commissione federale contro il razzismo CFR. “Norma penale contro la discriminazione e l’incitamento all’odio.” Ultima cons. 4 agosto 2024. http://web.archive.org/web/20240804214256/https://www.ekr.admin.ch/basi_legali/i154.html.

[12] cfr. Bordier, Simon. “Kantonspolizei unterbindet Auftritt von Israel-Hasser.” TagesAnzeiger, 25 gennaio 2025. http://web.archive.org/web/20250125215447/https://www.tagesanzeiger.ch/einreisesperre-wipkingen-955909192085.

[13] American-Arab Anti-Discrimination Committee. “ADC Calls on Swiss Authorities to Immediately Release Journalist Ali Abunimah.” Ultima cons. 26 gennaio 2025. http://web.archive.org/web/20250126124323/https://adc.org/ali-abunimah/.

[14] cfr. AA.VV. “Electronic Intifada director arrested in Switzerland ahead of speaking event.” Al Jazeera, 25 gennaio 2025. http://web.archive.org/web/20250126115617/https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2025/1/25/live-israel-hamas-exchange-of-gaza-captives-for-jailed-palestinians-due?update=3467012.

[15] Heller, Mathilda. “Director of anti-Israel ‘Electronic Intifada’ arrested in Switzerland after entry ban.” The Jerusalem Post, 26 gennaio 2025. http://web.archive.org/web/20250126121422/https://www.jpost.com/diaspora/article-839230.

[16] Geisseler, Zeno. “Erneut hätte ein Islamist in Zürich auftreten sollen, nun ist der Mann verhaftet worden. Regierungsrat Mario Fehr spricht von einem «Judenhasser».” Neue Zürcher Zeitung, 25 gennaio 2025. http://web.archive.org/web/20250125215446/https://www.nzz.ch/zuerich/radikaler-islamist-sollte-in-zuerich-in-der-zentralwaescherei-auftreten-kantonspolizei-hat-einreisesperre-fuer-ihn-beantragt-mario-fehr-spricht-von-einem-judenhasser-ld.1867964.