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Vertici AET: trasparenza o dimissioni!

Il 24 febbraio il direttore Roberto Pronini e il presidente Fausto Leidi del Consiglio d’Amministrazione dell’Azienda Elettrica Ticinese (AET) hanno firmato una lettera attraverso la quale hanno rotto i rapporti con la commissione parlamentare sul mandato pubblico dell’azienda per mancanza di riservatezza, più precisamente per la fuga di notizie riguardo ai conti annuali dell’azienda.
A primo acchito una tale scelta potrebbe sembrare giustificata, il Mattino della Domenica infatti ha pubblicato il 20 febbraio i conti che mostrano l’andamento finanziario dell’azienda pubblica.

Analizzando però ulteriormente la questione si nota come sia proprio la troppa riservatezza riguardo agli affari interni dell’AET ad essere stato il principale problema del vecchio Consiglio d’Amministrzione, un losco gruppo di persone che lascia alle sue spalle macchie molto scure sulla decennale storia dell’AET, non solo per quanto riguarda il lato finanziario ma anche per i diversi, purtroppo noti, sotterfugi che hanno caratterizzato la gestione e portato persino all’arresto dell’ex direttore.

Bisogna capire che un’azienda pubblica deve poter essere controllata dai suoi proprietari e dunque da ogni cittadino che come contribuente ha il diritto di esigere trasparenza sul modo nel quale vengono spesi i suoi soldi così da evitare che vengano fatte scelte che non concordano con il volere popolare, come quella, che molto probabilmente si dimostrerà di essere, la decisione di investire nella centrale di Lünen.

Forse i signori del Consiglio d’Amministrazione dell’AET non capiscono la differenza fra un’azienda pubblica e una privata, situazione che a volte sembra accadere anche nel CdA di Banca Stato, ma bisognerebbe spiegar loro che siamo in democrazia, che ad essere stati scelti tramite votazioni dal popolo sono i parlamentari e non loro ed è dunque in base alle scelte fatte in parlamento che loro devono agire e non il contrario.

Se dei valori come la trasparenza e la democrazia non vengono rispettati si dovrebbe iniziare a pensare, come cittadini-proprietari dell’AET, di trovare dei nuovi gestori per la nostra azienda.

Gianfranco Cavalli,

Partito Comunista

Candidato al Granconsiglio per la lista MPS-Partito Comunista

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